Tutte le novità
12 Aprile 2024 - 08:56
MILANO. Per un minuto circa la voce di Giulia Tramontano (nella foto) è protagonista del processo in corso a Milano che vede alla sbarra il compagno Alessandro Impagnatiello accusato di aver ucciso la ragazza napoletana di Sant’Antimo. In un audio mandato a Sara, un’amica e collega, Giulia spiega l’incontro con l’altra donna dell’imputato e, a poche ore dall’omicidio del 27 maggio scorso, Giulia si dice «scioccata» per le bugie, «sono scioccata veramente, sono scioccata dalla vita che conduceva, dalle cose che ha fatto e mi ha detto» il compagno.
IL PIANTO DELLA MADRE DI GIULIA. All’ascolto dell’audio, la madre Loredana, presente al processo con il marito Franco, non ha trattenuto le lacrime. Proprio Franco Tramontano, prima dell’udienza ha lasciato un messaggio su Instagram: «L’assassino deve marcire in galera». Ma al processo è anche il giorno delle chat tra Giulia e Impagnatiello, quest’ultimo alla sbarra non solo per l’omicidio della compagna ma a anche del figlio Thiago che portava in grembo. Il capitano dei carabinieri Gianluca Bellotti, alla guida della sezione che ha estratto i messaggi dal cellulare dell’imputato, ricostruisce lo scambio via whatsapp a partire dal 9 maggio del 2023, quando mancano meno di tre settimane al delitto avvenuto a Senago. La scoperta di un rossetto nell’auto del compagno e il silenzio di lui portano a troncare una storia che non la rende felice. «È stato un piacere Ale» tronca Giulia il 9 maggio del 2023.
«NON VOGLIO VIVERE VICINO A UNA PERSONA SBAGLIATA». Inutile il tentativo di Impagnatiello di recuperare. «Accetta la mia decisione e chiudiamo il discorso, non sono felice e vorrei ritrovare la mia tranquillità» scrive lei il 25 maggio, chiedendo così di essere lasciata in pace. Soltanto due giorni prima del delitto, la 29enne, incinta al settimo mese, scriveva al compagno in un sms che non aveva più intenzione di «combattere e vivere una vita al fianco della persona sbagliata. Non ho fiducia in te e non ne avrò mai». «Saluta Thiago lo vedrai dal binocolo» è il tenore di un altro messaggio che anticipa la fine della coppia. L’ultimo messaggio di Giulia è delle ore 18.30 del 27 maggio 2023. I messaggi successivi, Giulia è scomparsa ma in realtà è già morta, sono mandati da Impagnatiello per “costruirsi” un alibi e fingere una preoccupazione che non c’è.
L’AMICA: GIULIA ERA PRONTA A LASCIARE IMPAGNATIELLO. «Da quando Giulia ha scoperto di essere incinta, i giorni successivi ci sono stati tanti cambi di idea, l’imputato aveva anteposto dei problemi economici, ogni giorno c’era un “sì, no, poi sì, ancora no”. Giulia lo avrebbe assolutamente tenuto, era contenta di questa gravidanza, si sentiva pronta a diventare mamma, poi nei mesi successivi l’ha vissuta male perché non aveva l’appoggio del suo compagno, si sentiva abbandonata», racconta Sara, amica e collega da tre anni di Giulia. La testimone ricostruisce le discussioni presenti «soprattutto nell’ultimo anno» nella giovane coppia, fino agli scambi di messaggi il 27 maggio scorso, giorno del delitto, quando Giulia viene contattata da una ragazza e scopre la relazione parallela di un anno. Alle 17.30 circa di quel giorno Giulia le scrive che «sarebbe tornata a casa (a Senago, ndr) per chiudere questa storia e tornare subito a Sant’Antimo».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo