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Vandalizzata l’auto di don Merola: «La camorra vuole sfrattarci»

Vandalizzata l’auto di don Merola: «La camorra vuole sfrattarci»

NAPOLI. L’auto del sacerdote anticamorra Luigi Merola è stata danneggiata da ignoti. A rivelarlo, in un post sulla pagina Facebook della Fondazione ’A voce d’’e creature” è lo stesso prete. «Non è la prima volta che accade - ha detto don Merola - ma non ci fermeranno. Proprio ora che abbiamo avuto notizia che il bene confiscato che ospita la Fondazione è stato condonato, e il Comune ha modificato il proprio regolamento dandoci la possibilità di rimanere in questa sede per altri venti anni, accade questo. Evidentemente la camorra vuole sfrattarci. Ma noi non molliamo».

LA SOLIDARIETÀ. Solidarietà a don Merola arriva dal parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli: «Un gesto vile come nella tradizione della criminalità, di fronte al quale l’unica risposta è quella di proseguire senza sosta l’attività di contrasto alla criminalità organizzata cercando di sottrarre dalle grinfie dei clan giovanissimi da arruolare. Mi auguro che gli autori vengano subito individuati e sono lieto che il Comune abbia deciso di affidare per altri 20 anni la sede della Fondazione ’A voce d’e creature. Se qualcuno pensava di liberarsi di don Luigi ha fatto evidentemente i conti sbagliati».

UNA VITA SOTTO SCORTA. Don Luigi Merola dal 2004 vive sotto scorta per essersi opposto in prima linea alla camorra dopo l’uccisione a Forcella, il 27 marzo del 2004, della 14enne Annalisa Durante, trovatasi per caso a passare nel luogo dove era in atto un agguato malavitoso. Durante l’omelia del funerale, don Merola condannò apertamente l’accaduto e andò avanti nella sua opera di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata nonostante le minacce ricevute. A seguito di intercettazione che facevano temere per la sua incolumità, gli venne assegnata una scorta. Il 14 dicembre 2007 a Napoli, nel quartiere Arenaccia, fondò ’A ’voce d’’e creatur', una fondazione per il recupero minorile dei ragazzi che si sono allontanati dalla scuola. Il 2 giugno del 2012, giorno della festa della Repubblica, a Roma, durante una cerimonia tenutasi al Palazzo del Quirinale, venne insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del titolo di Cavaliere della Repubblica per i suoi meriti in campo sociale e il 2 giugno 2022 il Capo dello Stato Sergio Mattarella lo ha nominato Commendatore della Repubblica Italiana per gli alti meriti in campo sociale.

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