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19 Aprile 2024 - 07:57
«Esprimo soddisfazione per l'incontro con le organizzazioni sindacali in cui il nostro management ha presentato il piano industriale per il sito di via Argine e l'eventuale piano industriale che coinvolga un ulteriore sito industriale (acceleration plan) con l'obiettivo di anticipare una parte delle produzioni». Ad affermarlo è Felice Granisso, ceo di Italian Green Factory (gruppo Tea Tek) al termine dell'incontro sulle prospettive di reindustrializzazione dell'ex Whirlpool di Napoli. «Sono soddisfatto dei pareri favorevoli delle organizzazioni sindacali sul progetto di sviluppo. Stiamo lavorando - sottolinea Granisso - in maniera convinta per accelerare sui finanziamenti. Nel frattempo, i lavori a via Argine vanno avanti ed è stato abbattuto il primo dei quattro capannoni. Siamo pronti a fare ulteriori step e tutta la forza del gruppo Tea Tek è in campo per partire quanto prima. Contiamo di mettere al più presto i lavoratori sulle linee di produzione: è nostro interesse accelerare perché già crescono le richieste degli ordini di power skid. Auspichiamo che le trattative per l'acceleration plan vadano a buon fine, anche in funzione di un incremento della produzione che limiti l'uso di ammortizzatori sociali e crei anche nuova occupazione'», conclude Granisso. Soddisfatti i sindacati. «Da gennaio 2026 tutti i lavoratori ex Whirlpool saranno al lavoro, il piano industriale presentato oggi a Roma alle Organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e alle Rsu lo conferma definitivamente», dichiarano in una nota Barbara Tibaldi, della Segreteria nazionale Fiom-Cgil, e Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil Napoli. Gli investimenti «saranno oltre 72 milioni sulle produzioni e sullo stabilimento e oltre 11 milioni sulla ricerca, ai quali potrebbero aggiungersene altri con un piano di accelerazione che porterebbe alle produzioni di via Argine ulteriori attività di carpenteria e che potrebbe partire già dal prossimo mese», spiegano i sindacalisti. Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile settore elettrodomestico, e Antonello Accurso, segretario regionale Uilm, aggiungono: «Il piano si basa sulla produzione di componenti per gli inseguitori solari monoassiali, di trasformatori di bassa/media tensione e di power skids per il settore fotovoltaico, nonché sulla realizzazione di un green innovation center che avrà funzioni di ricerca e sviluppo e dovrà realizzare moduli fotovoltaici stradali sperimentali». Il segretario nazionale della Fim Cisl, Massimiliano Nobis ed il segretario generale della Fim Cisl di Napoli, Biagio Trapani aggiungono: «Attendiamo ora la convocazione in sede ministeriale per la definizione dell'accordo quadro che dovrà confermare i contenuti del piano industriale, l'impegno dell'istituzioni locali sulle materie di loro competenza e la definizione dei termini con cui il Mimit sosterrà lo sviluppo e consolidamento del progetto di reindustrializzazione»
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