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19 Aprile 2024 - 08:01
“Centro storico, bene comune”: un marchio di qualità che attesti l’impegno di cittadini ed operatori economici per la salvaguardia, la valorizzazione e la vivibilità dei monumenti e di una zona patrimonio Unesco: è la proposta presentata dal presidente di Sud Protagonista, Salvatore Ronghi. «Nell’aprile dello scorso anno, presentammo, insieme con le associazioni culturali del territorio e la partecipazione del ministro della Cultura Sangiuliano, il nostro progetto per il nuovo Piano di gestione del centro storico di Napoli patrimonio Unesco e il sindaco Manfredi, condividendo, con nostro apprezzamento, questa iniziativa, ha deliberato il “blocco delle friggitorie” e, poi, costituito il Comitato tecnico-scientifico per la redazione del nuovo Piano di gestione, di cui fanno parte anche Antonio Pariante e Pasquale Belfiore» dice Ronghi. «Il marchio di qualità “Centro storico Bbene comune” sarà, dunque, finalizzato ad un maggiore coinvolgimento di cittadini, imprenditori, artigiani e commercianti, le cui attività saranno insignite, se rispondenti alle regole previste da un apposito disciplinare, affinché il centro storico di Napoli sia considerato “bene comune”, anziché luogo per realizzare interessi individuali, al fine di accrescere il turismo di arte e cultura». Pariante evidenzia che «grazie alla nostra iniziativa, riscriveremo il Piano di gestione del centro storico di Napoli patrimonio Unesco, che sarà un importante strumento per la migliore valorizzazione e sviluppo del centro storico di Napoli per un turismo di qualità. Siamo molto soddisfatti ed orgogliosi della nostra iniziativa ed auspichiamo un sempre maggiore livello di coinvolgimento sociale ed istituzionale». E il consigliere comunale della Lega, Domenico Brescia, annuncia la presentazione «in consiglio comunale di una mozione per impegnare sindaco e assessori competenti per la riqualificazione, la valorizzazione ed il rilancio del centro storico di Napoli».
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