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Fondi Fsc, De Luca: «Il ministro non dia l'immagine del seminarista»

Fondi Fsc, De Luca: «Il ministro non dia l'immagine del seminarista»

Le parole del ministro Raffaele Fitto non lasciano indifferente il governatore campano Vincenzo De Luca. Che, nel consueto appuntamento social del venerdì, replica all’esponente del Governo guidato da Giorgia Meloni. «L’augirio che si approvi a breve l’accordo di coesione con il Governo anche perché nel piano presentato dalla Regione Campania ci sono le risorse destinate alla sicurezza nei Campi Flegrei - dice il numero di Palazzo Santa Lucia . Prima o poi risolveremo questo problema superando l’irresponsabilità del Governo nazionale». De Luca afferma di non aver capito «il motivo di questa perdita di tempo davvero intollerabile. Il ministro Fitto ha detto più di una volta che intende mantenere un rapporto di collaborazione e che per litigare bisogna essere in due. Gli chiederei di avere rispetto, visto che nessuno di noi ha nessuna intenzione di litigare con qualcuno. Lo inviterei, quindi, a non darsi questa immagine da seminarista, che viene contrapposta a quella di coloro che chissà per quale motivo combattono. Stiamo solo premendo per non perdere altro tempo, aprire i cantieri, creare lavoro. Avere miliardi disponibili e non poterli utilizzare da un anno è un delitto. Il Governo non ha avuto rispetto per la Campania e per il Sud».

 LA QUESTIONE SANITÀ. De Luca, poi, tocca anche un altro tema particolarmente delicato: quello del personale nel settore sanitario. «A fine aprile completeremo il concorso che abbiamo fatto per reperire medici per i pronto soccorso. Dovremo esaminare una novantina di domande e vedremo come si concluderà questo concorso unico regionale che abbiamo bandito come tentativo estremo per avere il personale necessario a non far chiudere i pronto soccorso. Mancano una decina di giorni e speriamo in un risultato che sia per lo meno sufficiente a tenere aperti i pronto soccorso principali, in attesa che il Governo nazionale prenda decisioni sostanziali per evitare di chiuderli». Sul nuovo ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, poi, il presidente della Regione ricorda che «entro un mese faremo la nuova gara, dopo un ricorso a mio aviso irresponsabile. Il Consiglio di Stato spinge per ripetere la gara e per questo, anche sollecitati dall’Autorità nazionale Anticorruzione, daremo un mese di tempo per rifare le offerte. Ci auguriamo che per fine maggio potremo avere l'impresa a cui consegnare i lavori per il nuovo ospedale di Salerno». Poi, intervenendo in collegamento video con un’iniziativa sull’autonomia differenziata promossa a Bologna da Anaao Assomed, De Luca torna a battere anche sulla questione dello stanziamento per la sanità: «Destinando alla sanità il 6,3 del Pil il problema non si risolve, anzi andiamo verso distruzione del servizio pubblico. A fronte del 6,3 per cento dell’Italia, abbiamo la Francia che destina l’8, la Germania l’8,9. Qui mancano almeno tra i 20 e i 30 miliardi di euro. Certamente non pensiamo di poter arrivare a queste percentuali, ma la sanità pubblica in Italia è questione prioritaria, perché riguarda la povera gente e la loro vita, e viene addirittura prima del reddito di cittadinanza e della riduzione del cuneo fiscale».

IL PROGETTO PER NAPOLI EST. Infine, sempre nel corso della diretta social, De Luca annuncia la presentazione oggi «del bando per la progettazione di un grande intervento di riqualificazione a piazza Garibaldi che comprende la parte ferroviaria, l’interramento della linea Eav, la realizzazione di parcheggi interrati, della nuova sede della Regione Campania all’ingresso della città e di un parco pubblico di fronte all’hotel Ramada». Infine: «Ci auguriamo  di poter avere, a breve, una progettazione di grandissima qualità anche per realizzare opere di architettura contemporanea di cui la città di Napoli è sostanzialmente priva. Credo che sia importante lasciare anche nel capoluogo campano il segno della grande architettura contemporanea come accade nelle grandi realtà urbane d’Europa, come Berlino, Parigi, Londra, Barcellona, Valencia».

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