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22 Aprile 2024 - 08:46
Alta tensione a Chiaia, dove, dopo alcuni mesi di apparente tranquillità, la notte è tornata a far paura. I carabinieri della compagnia Bagnoli sono intervenuti poco prima dell’alba di ieri in via Giordano Bruno 199 per la segnalazione di un incendio. Poco prima, intorno alle cinque, ignoti avevano dato fuoco alla porta di ingresso del un negozio “Frutta e verdura gourmet”. Le fiamme, poi domate, avevano danneggiato la porta in ferro e le insegne del negozio. Indagini in corso da parte dei carabinieri del nucleo operativo di Bagnoli. Gli inquirenti non escludono al momento alcuna pista, compresa quella di una ritorsione legata a un tentativo di imporre il racket. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare nelle prossime ore dall’attenta analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona. La Riviera di Chiaia non balzava agli onori della cronaca ormai da qualche mese, precisamente dalla fine dell’estate scorsa. A poche settimane di distanza dal blitz che aveva disarticolato il gruppo capeggiato dall’emergente ras Giovanni Strazzullo “’o chicco”, il mosaico criminale della Torretta di Chiaia sembrava pronto a trovare una nuova composizione. Dopo essere stati letteralmente cacciati dal rione a suon di stese, i reduci e le nuove leve del gruppo Cirella erano infatti tornate a “riaffacciarsi” tra i vicoli che sorgono a ridosso della Riviera di Chiaia. Un ritorno in pompa magna, palesatosi tra l’altro con diverse incursioni con tanto di paranze in sella a grossi scooter, che non è passato inosservato agli occhi degli investigatori che monitorano la mala della Torretta. Il rischio di una nuova escalation di piombo sembra comunque, almeno per il momento, scongiurato, ma le forze dell’ordine non hanno la minima intenzione di abbassare la guardia. Secondo alcuni rumors investigativi, sempre in seguito al blitz che ha colpito gli Strazzullo, sembra tra l’altro che anche alcuni vecchi esponenti del clan Frizziero siano tornati a fare capolino alla Torretta: nel mirino, neanche a dirlo, c’è ancora un volta il controllo delle sempre remunerative piazze di spaccio di droga e del racket ai danni dei commercianti. Ci sarebbe stato del resto proprio il pizzo sulle “basi” dietro il raid che a inizio luglio ha visto alcuni esponenti del gruppo Cirella finire nel mirino degli Strazzullo: quella notte, infatti, un commando di sicari aveva sparato a pochi passi di distanza dall’abitazione del capozona Giovanni Cirella. Per fortuna nessuno aveva riportato conseguenze fisiche, ma proprio quella stesa innescò il momentaneo allontanamento temporaneo dei Cirella dal quartiere. Al loro ritorno, con gli Strazzullo ormai fuori dai giochi, il gruppo potrebbe aver trovato la strada completamente spianata. La stagione di sangue e piombo andava avanti da ormai quasi tre anni, cioè da quando le nuove leve del clan Strazzullo avevano deciso di conquistare la Torretta di Chiaia, mettendo alla porta tutte le cosche rivali, dai Frizziero-Piccirillo ai Cirella, attualmente riuniti in un’unica holding criminale.
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