Tutte le novità
22 Aprile 2024 - 08:52
La spiaggia delle Monache a Donn’Anna ha riaperto finalmente dopo lo stop determinato dall’Asl in seguito ad una vicenda relativa alla chiusura di un esercizio privato che dava accesso all’arenile. «Avevamo ufficialmente offerto la disponibilità come Europa Verde ad assumerci noi la responsabilità di riaprirla tramite i consiglieri della prima municipalità Gianni Caselli e Lorenzo Pascucci. Superata questa difficoltà è stato possibile restituire a cittadini e turisti una delle poche spiagge libere di Napoli». Nel corso del sopralluogo effettuato ieri mattina «abbiamo però trovato un’amara sorpresa: la parte della spiaggia, antistante ad una abitazione privata, è stata trasformata in una barriera di erbacce alte con l’evidente scopo di tenere lontani i bagnanti. Il tutto è stato realizzato in modo truffaldino e abusivo. Strana la coincidenza per cui si tratta della stessa porzione che lo scorso anno fu delimitata, sempre da ignoti, con una serie di canoe che provvedemmo a far rimuovere. Chiediamo che questa improvvisata barriera venga immediatamente rimossa per restituire ai cittadini la spiaggia che loro spetta e continueremo a vigilare contro chi, con arroganza e vigliaccheria, prova continuamente ad appropriarsi del suolo pubblico. Un’arroganza insopportabile che, di certo, non ci farà fare nessun passo indietro nelle conquiste fatte con anni di battaglie». Queste le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo sulla spiaggia e dei consiglieri municipali Caselli e Pascucci.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo