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24 Aprile 2024 - 09:58
NAPOLI. Si attende l’esame autoptico sul corpo di Lisa Herbrich, la 27enne tedesca travolta e uccisa da un camion dell’Asia la notte fra domenica e lunedì. La ragazza, che era tornata per stare qualche giorno con gli amici che aveva conosciuto durante l’Erasmus alla Federico II, era in sella ad una bici a pedalata assistita presa a noleggio. «Andare in bicicletta a Napoli è un vero atto di eroismo che spesso viene ripagato con ironia da parte di chi ritiene che la strada sia solo delle auto». È la denuncia del Comitato Napoli30, promosso dalle associazioni Legambiente Campania Napoli Pedala e Fiab Napoli Cicloverdi con l'adesione di oltre trenta associazioni e comitati, dopo l'incidente dove ha perso la vita, andando in bicicletta, una giovane studentessa tedesca in città per motivi di studio. «È stata uccisa in via Foria alle 2,15 del mattino da un autista dell'Asia in una strada già molte volte macchiata di sangue. Eppure quella strada - proseguono dal Comitato - è un luogo dove facilmente si potrebbe realizzare una corsia ciclabile, cosa richiesta, anche lo scorso anno, all'amministrazione comunale in occasione del Giro d'Italia, quando venne rifatta. Né è giustificabile ipotizzare una responsabilità da addossare alla giovane ciclista che avrebbe improvvisamente cambiato direzione, così come ipotizzato, perché comunque l'addetto Asia non riuscendo a frenare, andava probabilmente ad una velocità elevata. Per chi investe una bici dovrebbe esserci, così come avviene in Olanda, la presunzione di colpevolezza, nel senso che chi ha investito deve dimostrare di aver adottato tutte le cautele per evitare l'incidente, tenendo conto anche che il ciclista può deviare dalla traiettoria in presenza di un ostacolo o di una buca». «Via Foria - ancora il comitato - oltre ad essere una strada molto pericolosa perché interpretata dagli automobilisti a scorrimento veloce ha anche un notevole numero di bar e ristoranti molti dei quali occupano i marciapiedi con tavolini, cosa che obbliga spesso i pedoni a spostarsi sulla carreggiata. È ovvio che occorre un ripensamento generale non solo di questa via, ma di tutta la città la quale, visto l'elevato numero di morti in strada». Il 2 maggio alle ore 18 il comitato Napoli30 dà appuntamento alla Galleria Principe per raggiungere il luogo dell'incidente per una fiaccolata commemorativa. Nel frattempo le indagini vanno avanti e gli inquirenti stanno cercando filmati di videocamere da poter visionare per capire come sia potuto accadere che la ragazza fosse travolta e uccisa da un camion in pieno centro cittadino.
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