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26 Aprile 2024 - 09:11
Decumani sotto l’ombrello, tavoli ai bar e pizzerie pieni in ogni ordine di posto, così via Toledo presa d’assalto ai locali per degustare la margherita e la fritta a portafoglio. Le positive previsioni sul turismo durante i ponti di primavera hanno confermato l’attenzione dei visitatori verso la città, il suo centro storico e la sua cucina. Un’attenzione già superata con successo durante le ultime festività quando, nonostante la Pasqua sia caduta in un periodo basso (fine marzo), il migliore clima ha favorito una buona accoglienza turistica. E nonostante la pioggia di ieri, per il fine settimana c’è ottimismo. «Le previsioni meteorologiche sono in costante miglioramento e questo lascia presagire una forte richiesta della destinazione Napoli. Le positive previsioni dei ponti di primavera confermano questa attenzione. Napoli, città del buon cibo, è un’immagine che si è giustamente diffusa nel mondo con il turismo e al tempo stesso lo sostiene, determinando l’arrivo di sempre più numerosi visitatori», commenta Antonino della Notte, presidente Aicast. «Non possiamo che essere dunque soddisfatti dal momento che anche il Tg1 ha più volte sottolineato che il capoluogo partenopeo è tra le destinazioni preferite dagli italiani e dal turismo internazionale anche per il turismo enogastronomico. E sotto questo aspetto è sempre aperto il tavolo di confronto tra le associazioni ed il Comune. Insieme si stanno facendo significativi passi in avanti per rendere la città ancora più appetibile, migliorando i servizi primari, il funzionamento dei taxi, dei bagni pubblici. Insieme dobbiamo fare ancora tanto, ma siamo convinti che ci riusciremo», aggiunge della Notte. Chi non si è mai lamentato delle leva del turismo gastronomico è Paolo Surace (Mattozzi a piazza Carità). «Siamo in un’oasi felice, nel cuore della city che ci consente di mantenere prezzi ancora contenuti. I turisti affollano il nostro locale per gustare le specialità del territorio, confermando che in molti scelgono Napoli non solo per mangiare la pizza, ma anche per la sua cucina. Comporre pacchetti turistici in grado di ottimizzare i plus di un territorio tra ospitalità , enogastronomia, eventi e bellezza del centro antico sta significando dare l’opportunità alla città di diventare sempre più competitiva sul mercato. E il nostro locale ha sempre rispecchiato questi fattori». Fattori che si ritrovano anche nelle cucine tipiche di Montesanto, come sostiene Sasà Estatico (Trattoria del Sole). «Siamo letteralmente presi d’assalto e questo non può che farci felici. Grazie ai controlli del Comune, registriamo una migliore vivibilità e un’affluenza più disciplinata. Speriamo che questo trend venga spalmato tutto l’anno e non solo nei periodi di maggiore affluenza di turismo». Maggiore affluenza anche nei bar e pasticcerie cittadine, anche nei quartieri periferici. Giuseppe Marzio, titolare del Gran Bar Franco a Fuorigrotta, commenta che rispetto alla scorsa Pasqua si sta registrando in questi giorni un gran numero di nuovi clienti, molti dei quali alloggiati presso i b&b e affittacamere. «C’è tanta bella gente rispetto a Pasqua. Stiamo portando avanti una politica di marketing basata su ticket che riserviamo delle numerose strutture extralberghiere della zona, (tra le ultime nate Maison Grimaldi al viale Augusto), così compensiamo la clientela che fino a qualche tempo fa alloggiava all’hotel Cesare Augusto, sulla stessa via, chiuso dai tempi del Covid. E’ una clientela nuova, diversificata, formata in prevalenza di giovani, ma anche di visitatori alla ricerca della pasticceria partenopea che racchiude arte, gusto, sapori, profumi, antiche tradizioni e ricette millenarie. E questo rappresenta un banco di prova per il turismo di maggio e giugno quando sono in programma grande eventi sportivi e musicali».
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