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Droga, in manette il latitante Musto

Droga, in manette il latitante Musto

Il 33enne aveva trovato rifugio in un appartamento a Marano: individuato grazie all’auto. Era accusato di aver fatto da vedetta dello spaccio a Scampia: a febbraio era sfuggito a un blitz

NAPOLI. Poco più di due mesi fa sfuggì alle manette nel corso di un’operazione antidroga nell’Oasi del Buon Pastore, luogo purtroppo famoso soprattutto per lo spaccio e storicamente sotto l’influenza dei gruppi satelliti del clan Abbinante. Ma né Gennaro Musto, arrestato ieri dopo 66 giorni di latitanza, né i complici fermati durante il blitz sono organici alla camorra. Ciò non toglie però, nulla all’importanza dell’operazione conclusa all’alba di ieri con l’arresto del 33enne originario di Scampia che aveva trovato rifugio in un appartamento di una zona tranquilla di Marano. Erano circa le 5 quando sono terminante le ricerche di Musto, 33enne di Scampia già noto alle forze dell’ordine ma senza denunce a carico per 416bis.

L’uomo, lo scorso 20 marzo, si era sottratto all’ordinanza di misura cautelare emessa dalla Procura ordinaria di Napoli perché ritenuto gravemente indiziato del reato di spaccio, con funzioni di vedetta, avvenuto lo scorso 22 febbraio nell’Oasi del Buon Pastore del quartiere Scampia. In quell’occasione i carabinieri del Nucleo operativo Napoli Stella arrestarono due uomini mentre Musto riuscì a sfuggire mostrando agilità e velocità. Le ricerche da parte dei carabinieri non sono mai cessate mentre, nel frattempo il 26 marzo scorso Musto è stato dichiarato “latitante”: in sostanza, la magistratura emette un apposito decreto che ufficializza la posizione giudiziaria del ricercato. I militari dell’Arma comunque, già erano sulle tracce del 33enne e in particolare avevano saputo che si spostava a bordo di due autovetture, una Fiat “Panda” e una Lancia “Ypsilon”.

Poi, ieri mattina, è arrivata non per caso la svolta nelle indagini: è stata individuata la macchina con la quale l’uomo si spostava. Era parcheggiata davanti a un’abitazione di Marano di Napoli, in via Castelbelvedere. Il blitz per catturare Musto è scattato rapidamente, giusto in tempo affinché gli investigatori si organizzassero al meglio per evitare sorprese. Ovviamente c’è stata l’irruzione nell’abitazione, dove il 33enne si trovava in compagnia della moglie ed è stato svegliato dai carabinieri che lo hanno arrestato. Non ha opposto alcuna resistenza, anche perché ha capito che non aveva alcuna possibilità di sottrarsi nuovamente alle manette e dopo le formalità burocratiche è stato trasferito al carcere di Poggioreale a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’interrogatorio di garanzia con il gip si svolgerà tra domani e dopodomani al massimo.

I complici di Musto finirono in manette durante uno dei servizi anti-droga a Scampia da parte dei carabinieri della compagnia Napoli Stella. Nel complesso di edilizia popolare “Oasi del buon pastore” i militari della locale stazione, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia e quelli della stazione San Pietro a Patierno arrestarono un 23enne napoletano e un 46enne di Marano, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Gli investigatori dell’Arma li fermarono in via Ghisleri per controllarli: perquisiti, furono trovati in possesso di 35 dosi di droga tra crack, cocaina, cobret ed eroina, pronti per la vendita al dettaglio. Sequestrata, in quanto ritenuta provento del reato, anche la somma di 915 euro.

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