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03 Maggio 2024 - 08:59
Problema mai risolto. Ma ora alla violazione si sono aggiunti interessi e mora
NAPOLI. Fino a diecimila euro di multe seppure muniti di tutte le autorizzazioni per transitare nella Ztl. Un’incomprensione costata caro a «centinaia di famiglie napoletane che in questi giorni stanno avendo notificate, dalla Società che si occupa della riscossione per conto del Comune di Napoli, migliaia di cartelle esattoriali» spiega il presidente della Commissione infrastrutture, mobilità e protezione civile Nino Simeone.
La causa risale al lontano 2020, quando «in piena emergenza Covid le Ztl di Mezzocannone, Centro Antico e piazza del Gesù furono temporaneamente convertite in Aree Pedonali». A seguito di «una specifica ordinanza dirigenziale», gli aventi diritto al transito nella zona a traffico limitato non presentarono «istanza di inserimento dati al servizio competente» in quanto già appartenenti alle categorie autorizzate. Ma per l’Amministrazione comunale il passaggio non era scontato. E infatti nel periodo tra giugno e luglio 2020, «migliaia di sanzioni amministrative furono elevate a carico degli stessi».
L’allora sindaco del Comune di Napoli, Luigi de Magistris, rispose alle proteste per le multe considerate ingiuste con «un atto di indirizzo politico e amministrativo ai competenti Uffici» che avrebbe annullato qualsiasi azione a carico dei cittadini. Una delibera che però non ha mai avuto via libera e che a distanza di cinque anni costa ancora più cara. Adesso i cittadini devono pagare non solo le multe ricevute, ma anche le «maggiorazioni dovute agli interessi di mora maturati nel tempo». Con la conseguenza di un importo totale che varia dai cinque a dieci mila euro.
«È evidente che la maggior parte di questi cittadini non si trova nelle condizioni economiche di poter affrontare esborsi del genereprotesta Nino Simeone. Va considerato inoltre che le Aree Pedonali provvisorie vennero istituite in una fase di piena emergenza pandemica, durante il lockdown e la chiusura della maggior parte delle attività economiche, quando cioè era anche estremamente difficile per i cittadini provvedere al pagamento di quelle sanzioni» continua il consigliere del Comune di Napoli. In una nota di commissione rivolta all’attuale sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, Nino Simeone fa appello alla «giustizia sostanziale» definendo «doverosa» un’azione utile almeno «ad andare incontro alle istanze dei cittadini».
Ora la decisione spetta al Comune ma il presidente della Commissione infrastrutture, mobilità e protezione civile propone una via di mezzo: «Valutare la possibilità di chiedere ai cittadini il pagamento del solo importo originario delle sanzioni, annullando le ulteriori maggiorazioni o comunque prevedendo la possibilità di una dilatazione del pagamento in più rate».
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