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Notte di sangue a Bagnoli, in cella il figlio del boss

Notte di sangue a Bagnoli, in cella il figlio del boss

Ragazzini accoltellati per una scarpa pestata, il 17enne si scusa ma il gip lo spedisce in istituto minorile

NAPOLI. Notte di sangue nella movida flegrea, il figlio del ras della Vanella Grassi chiede scusa alle vittime della feroce aggressione, ma il gip minorile non fa sconti. L’udienza di convalida che ieri mattina ha visto alla sbarra il 17enne di Secondigliano accusato di aver accoltellato un 14enne e un 15enne si è conclusa con un esito quasi scontato: la convalida della misura precautelare e la custodia in carcere del giovanissimo indagato. Toccherà adesso ai legali del 17enne, gli avvocati Antonella Senatore e Salvatore D’Antonio, valutare il da farsi in vista del prossimo ricorso al Riesame.

I fatti sono ormai tristemente noti. Una scarpa pestata. Sarebbe stato questo l’assurdo motivo che ha innescato la furibonda rissa scoppiata martedì sera nella discoteca l’Arenile di Bagnoli, poi culminata nell’accoltellamento di un 15enne e un 14enne. Il responsabile dell’aggressione è stato per fortuna subito individuato dalla polizia e anche qui è subito emerso un retroscena piuttosto inquietante: il 17enne reo confesso e sottoposto a fermo è il figlio di un boss del clan della Vanella Grassi di Scampia attualmente detenuto. Le due vittime, trafitte all’addome, restano intanto ancora ricoverate in gravi condizioni, ma per fortuna non più in pericolo di vita.

L’allarme è scattato poco prima delle 22, quando nella nota discoteca flegrea era da poco iniziata la serata. Sul posto erano presenti anche i poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Bagnoli, coordinati dal vice questore Vincenzo Coletta, impegnati a controllare che tutto andasse per il meglio. Le cose, invece, si sono subito messo molto male. All’improvviso alcuni giovani hanno attirato la loro attenzione, segnalando il ferimento dei loro amici.

Immediatamente sono scattati i soccorsi e la ricerca dell’aggressore. Quest’ultimo è stato individuato e bloccato nel giro di pochi secondi. Messo alle strette, il 17enne autore dell’accoltellamento ha poi indicato agli agenti il punto vicino la spiaggia nel quale si era sbarazzato dell’arma bianca, che a quel punto è stata subito sottoposta a sequestro. Il giovane rampollo della mala di Secondigliano non ha alle spalle precedenti di polizia né condanne, ma risulta strettamente imparentato con uno dei narcos del temibile clan della Vanella Grassi. Il 17enne, dal canto suo, ha subito ammesso le proprie responsabilità e spiegato di aver ferito i due adolescenti temendo per la propria incolumità.

Stando a quanto emerso fin dalle prime battute investigative, la rissa tra le due comitive sarebbe scoppiata per un pestone sulle scarpe di uno dei presenti. Un copione già visto lo scorso anno agli chalet di Mergellina, quando per lo stesso motivo scoppiò la rissa tra due gang, terminata nell’omicidio dell’innocente Francesco Pio Maimone. Una vicenda orribile, per la quale è ancora in corso il processo di primo grado che vede imputati il presunto killer Francesco Pio Valda e alcuni amici e parenti. Umberto Frenna, titolare dell’Arenila, ieri ha intanto dichiarato: «Non so se organizzeremo ancora queste feste per liceali. Sono sconvolto dalla scarsa considerazione per la vita altrui di questi ragazzi».

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