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L’ombra del clan sulle elezioni, raffica di manette a Napoli Est

L’ombra del clan sulle elezioni, raffica di manette a Napoli Est

Democrazia all’asta al miglior offrente. Così, alle comunali 2023 a Cercola un gruppo aveva organizzato uno “scambio elettorale politico-mafioso” per favorire uno dei 4 candidati a sindaco, poi sconfitto, e una 30enne per il ruolo di consigliera da cui fu esclusa. I tentativi andarono a vuoto, ma non l’indagine dei carabinieri di Torre del Greco coordinata dalla procura antimafia culminata ieri in 7 ordinanze di custodia cautelare, 6 in carcere a una ai domiciliari. Il prezzo della corruzione era di 30 euro per il primo turno, il 14 e il 15 maggio, e 20 per il ballottaggio, il 25 e il 26 successivi: circostanze emerse da una miriade di intercettazioni telefoniche e ambientali. Totale dell’investimento: 1.800 euro.  Su tutta la vicenda, ferma restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva, gli inquirenti individuano l’ombra del clan Mazzarella ma con nomi nuovi. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figurano Antonietta Ponticelli, figlia dell’ergastolano Gianfranco a capo per anni dell’omonimo clan di Cercola collegata alla malavita di Ponticelli, e Giusy De Micco, incensurata, componente di una famiglia omonima del clan con base nel quartiere napoletano. Proprio una mossa azzardata della prima (condannata in passato per camorra) ha acceso i riflettori sul tentativo di condizionare il voto. La polizia locale cittadina segnalò  che Antonietta Ponticelli, rappresentante della lista “Europa Verde”, si era recata nell’ufficio elettorale del Comune di Cercola con decine di deleghe in suo favore per procedere al ritiro di oltre 30 tessere elettorali per conto di altrettanti elettori che ne avevano dichiarato lo smarrimento. Circostanza insolita, tanto più che la documentazione presentata era incompleta. Partirono gli accertamenti ed emerse che la donna, già interdetta dai pubblici uffici, aveva ottenuto la nomina sulla base di una falsa dichiarazione con collocazione operativa alla terza sezione elettorale, comprendente le aree di residenza delle famiglie “Ponticelli” e “Fusco”. Le attività tecniche hanno fatto luce sull’aspirante consigliera comunale, Giusy De Micco, iscritta nella lista Europa Verde, secondo gli inquirenti spalleggiata da referenti dei Fusco-Ponticelli e da alcuni congiunti legati ai De Micco-De Martino. Per l’accusa la giovane candidata si sarebbe prestata a un accordo corrispondendo attraverso il padre Giovanni De Micco e il fratello Sabino 1.800 euro in cambio della promessa di un pacchetto di voti che il sodalizio si impegnava a procurare nel quartiere “Caravita” nei due turni elettorali. Va sottolineato che nessuno degli indagati ricopre incarichi nell’attuale amministrazione di Cercola poiché tra i sostenitori della coalizione per la nomina del candidato sindaco Antonio Silvano finiti nel mirino, c’è solo Sabino De Micco, consigliere della Municipalità 6 di Napoli tra i destinatari di misura cautelare.

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