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14 Maggio 2024 - 09:11
Inaugurate le nuove palestre, disponibili anche piste di atletica e terreno di gioco. Malagò: «Centro di preparazione olimpica». De Luca: «Abbiamo messo fuori chi l’ha devastato»
NAPOLI. La lunga querelle giudiziaria amministrativa è alle spalle. E così lo stadio Collana torna a nuova con la riapertura delle palestre e la messa a disposizione della pista di atletica e del terreno di gioco. Il tutto a seguito dell’accordo firmato a febbraio tra Regione e Coni con il quale si stabilisce che Arus e Coni Campania collaboreranno all’organizzazione e alla gestione delle attività sportive per mettere in campo azioni combinate e garantire la massima fruizione dell’impianto sportivo. E sono stati già siglati gli accordi con 15 Federazioni. Nell’ambito del progetto, sono previsti la costruzione di un parcheggio interrato da 200 posti e il restyling di piazza Quattro Giornate. «È un’emozione, un miracolo che se non è come quello di San Gennaro, poco ci manca. La Regione poteva fare tante scelte, giuste e legittime ma, e lo dico non da una persona di parte, ha fatto quella che avrei condiviso se io fossi stato al posto del governatore. Ovvero consentire la massima fruizione di questo impianto. Ci sono esperienze con i centri di preparazione olimpica e vogliamo mettere in condizione le Federazioni, nazionali e regionali, di utilizzare l’impianto» dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
«L’affidamento al Coni rappresenta un elemento di garanzia, per noi è un onere e un onore». Soddisfatto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che non usa mezzi termini: «Il Collana non tonerà nelle mani di chi l’ha devastato, lo abbiamo ripreso dopo sette anni di calvario». E poi esprime un timore e lancia il contrattacco: «Ho solo una preoccupazione, perché i cento milioni per l’impianto sono previsti nel piano di coesione, quello che aspettiamo di firmare da un anno. Purtroppo, c’è qualcuno che pensa di darci fastidio. Ma sia chiaro: il Collana lo faremo a qualunque costo, non ci devono rompere le scatole. E ancora: «Ogni sette mesi si inventano un altro progetto, un’altra palla. Ma il Collana, non so se è chiaro il messaggio. Aspettiamo che si sveglino a Roma, andremo avanti dimostrando, da questo stadio che ha raccolto quelli che resistevano al fascismo e che è stato un campo di concentramento, che Napoli non si piega a nessun ricatto».
Presenti all’iniziativa, tra gli altri, l’olimpionico di scherma Sandro Cuomo; il nuotatore Mattia Aversa; Andrea Scotti Galletta, ex pallanuotista; una delegazione della squadra di football americano Briganti 82; il presidente del Benevento Calcio, Oreste Vigorito; la presidente della Municipalità Vomero-Arenella, Clementina Cozzolino; una delegazione di scuole del territorio. Sergio Roncelli, presidente del Coni Campania, parla di «giornata storica che vede l’accordo tra due enti pubblici sulla scorta di quanto già avvenuto con le Universiadi e poi proseguito con l’affidamento delle attrezzature dei Giochi stessi, con i voucher sportivi, attuati a seguito di una specifica intesa. Lo sport ha fatto da collante in un grande percorso di collaborazione».
Flavio De Martino, direttore generale dell’Arus, evidenzia che «la Regione ha investito decine di milioni euro, è in corso la gara di riqualificazione di tutto l’impianto e ci auguriamo di poter raggiungere il risultato definitivo entro un paio di anni». Il tutto mentre, a margine della presentazione della maglia azzurra della Nazionale di ciclismo per le Olimpiadi di Parigi, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi sottolinea che «il Collana è un impianto strategico per la città, l’auspicio è che si proceda con le opere di riqualificazione. Ci auguriamo che resti sempre a disposizione delle scuole e delle associazioni». E Gianluca Daniele, segretario generale Slc Cgil Napoli e Campania, avverte: «Siamo soddisfatti per la parziale riapertura del Collana. Ovviamente ci aspettiamo che il progetto sia completato al più presto, a cominciare dalla piscina, e qualora ci fossero ulteriori rallentamenti, saremmo pronti a mobilitarci».
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