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Omicidio Maimone, teste in aula: mi ha puntato la pistola in faccia

Omicidio Maimone, teste in aula: mi ha puntato la pistola in faccia

Omicidio di Francesco Pio Maimone, udienza nel processo per la morte del giovane aspirante pizzaiolo ucciso il 20 marzo 2023 sul lungomare di Napoli. Oggi, sono stato ascoltati quattro ragazzi del gruppo con cui colui che viene indicato dalla Procura come l'assassino, Francesco Pio Valda, ebbe una lite quella notte.

Secondo quanto raccontarto dai testimoni, tutto sarebbe cominciato con un drink versato sulle costosissime scarpe di Valda e poi un pestone. Un altro teste ha confermato che Valda era armato in quanto lo ha visto puntargli una pistola contro quando erano a una distanza di appena 7-8 metri. Tutti e quattro i ragazzi si sono mostrati non poco reticenti rispondendo alle domande che gli venivano poste e il pubblico ministero è stato costretto più volte a sollevare delle contestazioni.

«Al momento dell'esplosione dei colpi non ho capito più nulla perché mi sono spaventato - ha detto il giovane testimone - mi ricordo che la pistola era piccola e nera... mentre io lo prendevo a parolacce per quello che stava facendo, lui mi ha puntato la pistola in faccia da circa 7-8 metri, poi è scappato dicendo a qualcuno di prendere l'auto».

Con il consenso degli avvocati del collegio difensivo e del pm è stato acquisito infine dai giudici della Corte d'Assise il verbale di uno dei testimoni ascoltati nelle scorse udienze il quale ha affermato, tra l'altro, di avere appreso dalla viva voce dell'imputato, incontrato quella notte quando è ritornato nel suo quartiere, a Barra, che aveva sparato: «l'abbiamo incontrato... mi ha detto di avere sparato con un revolver 38 special prima due colpi in aria, perché gli gridavano che la pistola era a salve e lui per dimostrare che invece era vera ha sparato nel vetro di una 500X parcheggiata». 

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