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Napoli, caro prezzi record

Napoli, caro prezzi record

In città inflazione aumentata più del doppio della media nazionale

NAPOLI. Hai voglia a dire che l’Italia ha l’inflazione più bassa dell’Unione europea. Poi vai a guardare dentro i numeri e scopri che la realtà è invece molto frastagliata. E che penalizza la Campania.

DUE PROVINCE AI PRIMI 5 POSTI. La regione, infatti, ha visto lievitare i prezzi anche nei primi quattro mesi di quest’anno, con un vero e proprio primato: è l’unica a piazzare ben due province ai primi cinque posti della classifica nazionale del caro prezzi, con Napoli che fa registrare un’aumento dell’inflazione pari a oltre il doppio della media nazionale. Dopo l’annus orribilis del 2023, con l’inflazione schizzata alle stelle per via dell’esplosione della crisi energetica seguita alle guerre, anche l’anno in corso si è aperto con notizie tutt’altro che positive per famiglie e imprese della regione. Certo, per fortuna i numeri non sono più quelli mostruosi dello scorso anno, tuttavia gli aumenti si cumulano a quelli già subiti e finiscono per colpire le famiglie, sopratutto quelle meno abbienti perché già alle prese con salari bassi e un reddito disponibile che si assottiglia sempre di più. Ma andiamo con ordine e vediamo tutti i numeri.

L’INFLAZIONE A NAPOLI. Nell’ultimo anno la provincia di Napoli è stata colpita dal caro vita, aumentato dell’1,7% ad aprile 2024 rispetto allo stesso mese del 2023. Un dato, quello che emerge dall’elaborazione effettuata dall’Ufficio studi degli artigiani della Cgia, che è oltre il doppio della media nazionale, che nello stesso periodo di tempo considerato si è fermato a +0,8%. Numeri che fanno di Napoli la quinta città d’Italia col tasso d’inflazione peggiore della Nazione. Da segnalare, in particolare, il forte incremento rispetto ad aprile del 2023 subito dai prezzi di alcune categorie merceologiche, come gli alimentari (+ 4,9%) e i servizi ricettivi e di ristorazione (+ 5%). E non ci vuole molto a capire che tra le statistiche e la realtà la distanza stavolta è davvero minima, visto che fare la spesa costa sempre di più e si riesce a comprare sempre meno.

L’EFFETTO CUMULATO DEGLI AUMENTI. Tradotto in soldoni, si traduce in una maggior spesa aggiuntiva su base annua equivalente in media a +375 euro per una famiglia media, formata da mamma, papà e due figli. Il problema è che gli aumenti di questi primi quattro mesi dell’anno si sommano a quelli, ancora più pesanti, già patiti dalle famiglie napoletane lo scorso anno, quando il caro prezzi aveva già fatto registrare un mostruoso +7,6%. Di fatto, quindi, se si prende come riferimento il mese di aprile del 2022, l’effetto cumulato dell’inflazione a Napoli è stato del 9,3% negli ultimi due anni. Una botta pesantissima che ha finito per tagliare il reddito disponibile delle famiglie. Di positivo c’è solo il fatto che il dato si segnala comunque al di sotto della soglia del 2%, il target considerato ottimale dalla Banca centrale europea. Ma appare davvero una magra consolazione.

LE ALTRE CITTÀ DELLA CAMPANIA. Il fenomeno però non riguarda solo Napoli, ma buona parte della Campania. Allo stesso livello della città all’ombra del Vesuvio, ma in realtà anche peggio, sia pure solo di poco, è il risultato che fa registrare Benevento: la provincia sannita, infatti, ha subito un incremento del caro vita nell’ultimo anno pari a +1,8%: un dato che la piazza addirittura al quarto posto a livello nazionale. La maggiore spesa aggiuntiva su base annua per una famiglia tipo è pari a 385 euro. Anche in questo caso, l’effetto cumulato dell’inflazione negli ultimi due anni è davvero pesantissimo, raggiungendo addirittura la vetta del 10,7%.

CASERTA UNICA PROVINCIA IN DEFLAZIONE. Nella graduatoria delle località più virtuose si segnala Caserta, che è l’unica provincia della Campania in deflazione tra le 8 italiane. In Terra di lavoro il caro vita frena dello 0,5% che tradotto vuol dire che determina un calo di spesa annua pari a circa 130 euro per una famiglia tipo. Va sottolineato, però, che anche in questo caso l’aumento cumulato dell’inflazione degli ultimi due anni vale ben il 6,8%. Nella parte bassa della classifica nazionale si pone invece Avellino, che nell’ultimo anno ha fatto registrare un aumento dei prezzi pari allo 0,7% che negli ultimi due anni porta il conto complessivo a +8,8%.

 

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