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Massacra la fidanzata davanti ai carabinieri

Massacra la fidanzata davanti ai carabinieri

Aggressione choc davanti a una discoteca di Coroglio, denunciato un 30enne pregiudicato: vittima in salvo

NAPOLI. I carabinieri impegnati a Coroglio per i controlli nella movida arrestano un 30enne: tre casi in meno di 24 ore da nord a sud della città. I carabinieri della compagnia Bagnoli sono impegnati nei controlli alla movida di Coroglio. Mancano 20 minuti all’una di notte ma la gente in strada è ancora tantissima. I militari sono fermi in via Cattolica incrocio con via Coroglio. Hanno un compito preciso: quello di controllare con l’alcol test gli autisti, a un certo punto però cambiano i piani. Arriva a tutta velocità una berlina tedesca che all’improvviso frena. Sono in due, una giovane coppia. Non sono vicini ai carabinieri ma la scena è ben visibile.

Dal lato passeggero scende una ragazza che in lacrime urla disperata. L’autista lascia la vettura e insegue la donna. La afferra per il braccio e la colpisce ripetutamente al volto e alla testa. Schiaffi e pugni che lasciano senza fiato. I carabinieri corrono dalla coppia ma ciò non evita che lui possa infierire sulla ragazza. La prende per i capelli e le sbatte il volto su un muretto per poi continuare a scaraventargli dei cazzotti sulla testa. I quattro carabinieri con non poche difficoltà bloccano l’energumeno mentre la ragazza, sanguinante, si rifugia dai militari. Lui ha 30 anni ed è già noto alle forze dell’ordine, sarà arrestato per maltrattamenti e lesioni personali. La ragazza ha invece 26 anni e dopo aver ricevuto le cure mediche ha denunciato il fidanzato. Nel racconto della ragazza altri episodi avvenuti in passato e mai denunciati. Aggressioni spesso interpretate come sintomo di eccessiva gelosia in un amore malato che non conosce epiloghi diversi se non la sofferenza. In pochi giorni i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato tre uomini per maltrattamenti.

Da Giugliano con l’uomo armato di coltello che dopo aver rapinato uno scooter tenta di entrare in casa della moglie passando per Portici dove il marito violento aveva installato un gps per seguire la vittima terminando stanotte con il 30enne in zona Coroglio. Un reato gravissimo che accomuna tante donne da nord a sud. Storie diverse ma sempre bagnate da lacrime, a volte anche da sangue. Investigatori e inquirenti non hanno però alcuna intenzione di mollare la presa e con assidue campagne di comunicazione stanno chiedendo alle vittime di violenza di denunciare senza esitazione i propri aguzzini.

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