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Droga, Varlese jr ci ricasca

Droga, Varlese jr ci ricasca

Notte di controlli a San Giovanni a Teduccio, arrestato il nipote del boss D’Amico

NAPOLI. Sembra proprio che il rampollo della mala di Napoli Est non riesca a tenersi lontano dai guai con la legge. Dopo qualche anno lontano dai riflettori della cronaca, Emanuele Varlese, nipote dei ras D’Amico di San Giovanni a Teduccio, è stato nuovamente arrestato. Sempre per questioni di droga. Il 30enne è stato bloccato sabato notte dai poliziotti della sezione Volanti del commissariato San Giovanni-Barra, che grazie al loro fiuto investigativo hanno notato una scena sospetta e hanno deciso di entrare subito in azione. Il controllo è scattata in piena notte, intorno alle quattro, quando una pattuglia delle Volanti del commissariato San Giovanni-Barra, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in piazza Giambattista Pacicchelli, in pieno corso San Giovanni a Teduccio, hanno notato due auto che stavano stazionando al centro della strada e i cui conducenti, alla loro vista, hanno immediatamente ripreso la marcia in direzioni opposte. Gli operatori, insospettiti da quella fuga precipitosa, hanno bloccato uno dei due conducenti e la scelta si è rivelata corretta.

All’interno della vettura c’era infatti Emanuele Varlese che, in seguito a un’accurata perquisizione personale e dell’abitacolo, è stato trovato in possesso di un involucro di cocaina e di 810 euro suddivisi in banconote di vario taglio. Pertanto il 30enne, che aveva già precedenti di polizia, anche specifici, alle spalle è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e si trova adesso in attesa di essere processato per direttissima. Varlese è stato anche denunciato per guida senza patente reiterata nel biennio. Il rampollo dei D’Amico era già finito in manette nel marzo del 2019, quando sempre la polizia a seguito di una certosina indagine hanno arrestato lui, nipote diretto di un ras del clan D’Amico, e l compagna Roberta Marotta, entrambi napoletani, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I poliziotti avevano bloccato il giovane alla guida di una Fiat 500L in corso Domenico Riccardi, a Cercola. Durante il controllo è giunta in ausilio una squadra della sezione cinofili della Questura con il cane “Kira” che ha subito segnalato la presenza della sostanza stupefacente all’interno dell’autovettura. I poliziotti avevano sequestrato numerose dosi di cocaina custodite all’interno di un borsello che il giovane aveva tentato di nascondere nel pianale dell’autovettura. I poliziotti avevano notato sopraggiungere un’altra autovettura, una Jeep Renegade, condotta dalla giovane donna, la quale era intenta a compiere un giro di perlustrazione prima di imboccare corso Domenico Ricciardi. Gli agenti avevano così sottoposto a controllo anche l’auto della ragazza dove, all’interno del portabagagli c’erano degli indumenti riposti in un cesto e all’interno di alcuni giubbini, erano stati rinvenuti e sequestrati quattro involucri a loro volta rivestiti con sacchetti ripieni di caffè macinato. I quattro involucri sottoposti a sequestro contenevano in totale circa 800 grammi di cocaina pura. In un locale nella loro disponibilità furono poi trovati 34mila euro.

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