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27 Maggio 2024 - 07:30
NAPOLI. Una “stesa” con le più classiche delle modalità mafiose: due uomini in moto, la decelerazione con successivo stop di pochi secondi, gli spari all’impazzata apparentemente con un bersaglio preciso. Così intorno alle 23 dell’altroieri si è vissuto a Pianura l’ennesimo atto dell’infinita faida tra due clan, ormai quasi trentennale. Nel mirino è finito un appartamento in via Socrate, ma agli inquirenti appare strano che chi vi abita non ha legami con la criminalità organizzata. Per cui l’ipotesi maggiormente presa in considerazione è che facendo fuoco verso l’alto un proiettile abbia centrato un balcone al primo piano. In ogni caso la Squadra mobile e il commissariato Pianura, sul posto fin dal primo momento con i poliziotti dell’Upg, chiariranno in breve tempo i contorni del grave episodio. In zona purtroppo non ci sono telecamere funzionanti e per risalire ai responsabili della sparatoria ci vorrà quantomeno più tempo. Nel frattempo si indaga su un gruppo capeggiato da un ras emergente vicino ad ambienti dei Marsicano. La “stesa” di sabato scorso segue un’altra vicenda analoga, avvenuta il 23 aprile scorso: un’intimidazione violenta a Pianura e di nuovo in via Evangelista Torricelli, zona storicamente sotto l’influenza dei Carrillo, eredi dei Pesce-Marfella in contrasto con i Calone-Esposito-Marsicano. Nella strada ormai più conosciuta dalle forze dell’ordine del quartiere quella notte è stato esploso un colpo di pistola a salve, evidentemente con l’unico scopo di mettere paura, in simultanea all’incendio doloso di due scooter parcheggiati nei dintorni. Erano circa le 3 quand’è scattato l’allarme e sul posto sono accorsi i poliziotti dell’Upg della questura con i colleghi del commissariato di zona. Personale esperto, che ben conosce il territorio e avrebbe già inquadrato la vicenda nelle fibrillazioni in corso tra i due clan, di cui uno avrebbe a capo il giovane pregiudicato emergente. Anche a febbraio scorso ci fu un’altra notte di fuoco nella strada delle “stese” a Pianura, come è stata ribattezzata via Evangelista Torricelli. Prima cinque colpi di pistola contro un palazzo, poi l’incendio doloso di un motociclo ma nessun ferito. Per gli investigatori della polizia anche allora andò in scena l’ennesimo atto della quasi trentennale faida tra i due clan che si contendono gli affari illeciti del territorio: i Mele, la cui eredità camorristica si ritiene sia stata acquisita dai Marsicano-CaloneEsposito, e i Marfella, cui sono subentrati i Carillo Perfetto. Gli episodi sono avvenuti nei pressi del civico 460, zona in cui abita il ras (attualmente detenuto) Antonio Carillo, per cui la pista più seguita per individuare i responsabili conduce ai suoi nemici storici. Resta un alone di mistero per lo scooter bruciato, di proprietà di una donna incensurata. Che la tregua tra i due nuclei in guerra fosse terminata si era capito il 7 maggio 2023 quando, sempre in via Torricelli furono esplosi diversi colpi di pistola in aria. Con la “stesa” di sabato sera tutti i dubbi si sono sciolti: troppo ravvicinati gli ultimi episodi per poter pensare a contrasti singoli, sia pur tra malavitosi legati ai clan.
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