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Napoli Obiettivo Valore, ricorsi sospesi in attesa della Cassazione

Napoli Obiettivo Valore, ricorsi sospesi in attesa della Cassazione

NAPOLI. I napoletani brancolano nel buio più totale. Mille sono i dubbi sulle cartelle di Nov, società di riscossione del Comune di Napoli. I giudici tributari hanno sospeso i ricorsi e rinviato la questione alla Corte di Cassazione In quanto, Napoli Obiettivo Valore (Nov) potrebbe non avere i requisiti per operare, non essendo iscritta all'albo dei riscossori. Cosa significa? «Se la Cassazione dovesse dare ragione ai ricorrenti, le cartelle esattoriali già inviate potrebbero essere annullate» hanno risposto dal Comune. Un vero e proprio colpo al Patto per Napoli, il piano di risanamento del Comune basato proprio sulla riscossione dei tributi che a questo punto è delineata in maniera precarissima. Due i motivi per i quali Nov è a rischio. Il primo è la mancata iscrizione all'albo. Secondo i ricorrenti, infatti, Nov non sarebbe iscritta all'albo dei riscossori, come previsto dalla legge. Secondo motivo è che il capitale sociale di Nov sarebbe inferiore al minimo previsto dalla legge. I ricorsi, in questo momento, sono sospesi in attesa del pronunciamento della Cassazione. Per le ingiunzioni e gli avvisi non impugnati, il debito è invece definitivo. Nov però non si ferma e continua la sua attività di riscossione. Il che non fa che aumentare il caos nel quale già si trovano i napoletani che non sanno cosa fare. «Tanto per fare un po’ di chiarezza - ha detto Emanuele Sicco, avvocato - Se non hai ancora pagato: puoi presentare ricorso ai giudici tributari. Il ricorso potrebbe essere sospeso in attesa della Cassazione. Se hai già pagato, potresti comunque richiedere il rimborso se la Cassazione dovesse annullare le cartelle. Ma questo è un iter molto lungo». Nov è una società partecipata al 100% da Municipia e dal Comune di Napoli. Al nuovo agente delle riscossioni, subentrato all'Agenzia delle Entrate Riscossioni e prima ancora Equitalia, sono state affidate tutte le cartelle esattoriali composta da tasse locali (Imu, Tari) e multe non pagate del Comune. Debiti sui quali il sindaco Manfredi si era detto sicuro della riscossione proprio grazie alla nuova partecipata che, invece, adesso è sotto la lente d’ingrandimento dei togati e per la quale il futuro non si prospetta propriamento certo e roseo.

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