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28 Maggio 2024 - 09:17
NAPOLI. Sono stati arrestati tutti, in attesa di capire se fossero complici nella detenzione della pistola o uno solo ne avesse la disponibilità e non aveva informato gli altri. Nel frattempo i carabinieri hanno chiuso i controlli della movida con tre arresti, sequestrando la pistola carica scoperta nella lancia Y a bordo della quale i giovani tiravano l’alba del lunedì dopo la notte trascorsa a Coroglio. Due di essi sono di Napoli Est, ritenuti vicini ai Cuccaro di Barra (per amicizie o parentele indirette, non per affiliazione): Luigi Mastrogiovanni e Domenico Carotenuto. Con loro è finito in manette Stefano Altamura. A mettere nei guai i tre amici è stata la pistola, trovata nell’autovettura nel post-movida. Ecco la ricostruzione della vicenda. È l’alba a Coroglio e gli ultimi locali notturni ancora aperti si svuotano. I più indomiti sfidano il sonno con cornetto e caffè, prima di tornare a casa. La destinazione finale per tutti è la camera da letto, per contrastare il jet lag casalingo, senza mai spostarsi dallo stesso meridiano. Invece i carabinieri della compagnia di Bagnoli, così come i loro colleghi impegnati in servizi notturni, sono in strada e devono ancora lavorare per terminare il turno. Il fine settimana all’insegna del divertimento sta sfumando ma i controlli non si fermano. È il momento più delicato, specie per le persone che si imbattono in chi ha qualche shottino di troppo in corpo, e quindi le forze dell’ordine stanno particolarmente all’erta. Ma non è questo il caso: i 3 napoletani fermati sono lucidi e non hanno fatto uso di sostanze alcoliche o stupefacenti. Il posto di controllo è in via Cattolica, dove perse tragicamente la vita una giovane donna, investita da un suv in corsa. La paletta si alza per una Lancia Y che procede a bassa velocità. A bordo tre persone, Luigi Mastrogiovanni di 32 anni, Domenico Carotenuto di 25 e Stefano Altamura, 22enne, tutti residenti tra i quartieri Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, nessuno dei quali con condanne a carico. Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, i tre giovani mascherano bene l’agitazione o sono dotati di notevole sangue freddo, nonostante nell’abitacolo sia nascosta una “Rg Pioneer” calibro 6.65 col serbatoio carico con 6 proiettili. L’arma è clandestina, ha la matricola cancellata. I carabinieri della Pmz di Bagnoli la trovano sotto a uno dei sedili e solo uno dei fermati dice di girare armato per “paura” e per potersi quindi difendere. In ogni caso le manette scattano per tutti per concorso in ricettazione e porto abusivo di arma clandestina. Ora sono in carcere, in attesa di sviluppi nel procedimento penale e per l’eventuale giudizio, che potrebbe riguardare in futuro non tutti e tre. Domenico Carotenuto e Luigi Mastrogiovanni sono originari di Ponticelli e sono già noti alle forze dell’ordine per via di alcuni guai con la legge, anche se non hanno a carico condanne. Gli investigatori stanno cercando anche di accertare dove, insieme a Stefano Altamura, abbiano trascorso la serata di domenica fino all’alba di lunedì.
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