Cerca

Meloni a Caivano: «Lo Stato mantiene i suoi impegni»

Meloni a Caivano: «Lo Stato mantiene i suoi impegni»

Tutto pronto al centro sportivo di Caivano per l'inaugurazione e l'arrivo della presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. In nove mesi la struttura sportiva che era nel degrado è stata ristrutturata completamente e tra qualche giorno potrà essere frequentata dai ragazzi del Parco Verde, e non solo.

Tra le rovine della struttura la scorsa estate sono state compiute le violenze ai danni di due cuginette. Un episodio che portò il parroco della chiesa di San Paolo don Maurizio Patriciello, a lanciare un appello alla premier, Giorgia Meloni, con l'invito a venire al Parco Verde.

Le operazioni di recupero sono state condotte dagli uomini del Genio militare dell'Esercito italiano. Si dovrà procedere al recupero dell'area teatro che diventerà una struttura polifunzionale.

LA PROTESTA. Davanti ai cancelli c'è già una protesta, quella dei comitati che si oppongono all'abbattimento delle case abusive. Un drappello di poche persone, con cartelli che recitano “Noi campani cittadini di serie B" e “Vogliamo la prescrizione". Una protesta per ora pacifica. 

DON PATRICIELLO: LASCIATECI GIOIRE. «Oggi è una bella giornata, lasciamo stare le polemiche, lasciateci gioire». Queste le parole di don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano, presente alla riapertura del centro sportivo ex Delphinia in attesa dell'arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «La gente di Caivano, come le persone di tutto il mondo, le persone perbene, sono contente. I delinquenti sono dispiaciuti. Da quando è arrivata la compagnia dei carabinieri al Parco Verde tanta droga non se ne vende più», una delle riflessioni del religioso. 

L'ARRIVO DELLA PREMIER. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Caivano per la riapertura del centro sportivo ex Delphinia dopo i lavori di ristrutturazione dell'area nella quale, a luglio 2023, sono avvenute le violenze su due cuginette di 10 e 12 anni. Meloni è stata accolta dal commissario di governo per Caivano Fabio Ciciliano, il parroco di Caivano Maurizio Patriciello e monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa. Ci sono anche i ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi, e dello Sport, Andrea Abodi. Presenti anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco metropolitano di Napoli Gaetano Manfredi e il prefetto di Napoli Michele Di Bari.

CICILIANO: SFORZO CORALE. «Non vi nascondo una certa emozione nell'accogliervi in questo centro che chi ha visto sa di cosa sto parlando. È stato sforzo corale». Così Fabio Ciciliano, commissario di Governo inviato a settembre scorso per avviare le opere di Caivano. «Quando sono venuto qui a settembre dello scorso anno insieme al ministro Abodi, prima ancora che venisse formalizzata la nomina ci siamo messi in moto - ha sottolineato nel suo intervento - ciò che abbiamo trovato è stata una comunità sfiduciata, aveva perso la voglia di sentire e seguire le istituzioni dello Stato a tutti i livelli».

«GIORGIA, IO 'O VECO E NUN 'O CRERE». «Giorgia, io 'o veco e nun 'o crere. Grazie». Lo vedo e non lo credo. Così in dialetto don Maurizio Patriciello intervenendo alla riapertura del centro sportivo. «Non avrei scommesso un euro che 8 giorni dopo il mio messaggio a Giorgia Meloni, mezzo Governo sarebbe arrivato nella mia parrocchia. Meloni è venuta e ha detto che zone franche non devono esserci, il nostro governatore ha detto che qui lo Stato non c'è, ma qualcuno dovrà portarcelo lo Stato, sì o no? Giorgia, io stamattina lo vedo e non ci credo» ha continuato.

«Quanti omicidi, quanti scempi qui a Caivano. Quanta paura e quante stese. Qualcuno ha detto non servono forze dell'ordine ma solo insegnanti, servono gli uni e gli altri. E diciamo alle forze dell'ordine: grazie. Quando ci sono le stese non vogliamo insegnanti delle elementari, vogliamo voi. Poi servono anche gli insegnanti che prendono per mano i bambini. La Chiesa non fa aut aut, una cosa non elimina l'altra. Dobbiamo camminare insieme», ha aggiunto don Maurizio Patriciello. 

MELONI: «PARTITI DA ORRORE, ISTITUZIONI NON AVEVANO PROTETTO I PIU FRAGILI». «Benché la sfida di Caivano sia stata e sia una delle principali scommesse del mio governo, forse non ero preparata all'emozione di questa mattina dopo pochi mesi». Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo all'inaugurazione del centro sportivo a Caivano. La presidente del Consiglio ha ringraziato padre Maurizio Patriciello, perché «senza la sua determinazione - ha sottolineato - tutto questo non sarebbe iniziato».

Il messaggio «potente» di oggi «è che lo Stato, le istituzioni possono fare la differenza e mantenere i loro impegni. Lo Stato e le istituzioni qui si sono comportati come dovrebbero comportarsi sempre», ha proseguito Meloni. A Caivano «siamo partiti da un orrore, dall'orrore indicibile della violenza perpetrata dal branco su due bambine innocenti, alle quali è stato strappato tutto. Siamo partiti da quell'orrore e dal fallimento delle istituzioni, che non erano riuscite a proteggere i più fragili, i più piccoli», ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

MELONI A DE LUCA: «PASSEGGIATA? CONTINUEREMO A PASSEGGIARE E DARE RISPOSTE». «Voglio dire senza polemica al presidente della Regione Campania De Luca, che ieri parlava di questa giornata come di una passeggiata del governo, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati, avremmo sicuramente una politica più rispettata da parte dei nostri cittadini. Quindi continueremo a passeggiare e a portare risposte, perché è quello che fa una politica seria».

«CAIVANO MODELLO PER LA NAZIONE». «Faremo di Caivano un modello per la Nazione intera, dimostreremo che si poteva fare ed esporteremo quel modello in molte altre Caivano d'Italia», promette la premier. «Ricordo che con il decreto coesione abbiamo investito 3 miliardi di euro di fondi europei per le periferie di 14 città metropolitane, 39 città medie del Sud, su un programma finalizzato alla rigenerazione urbana», sottolinea la presidente del Consiglio. 

CENTRO SPORTIVO INTITOLATO A PINO DANIELE, PARCO A GIUDICE LIVATINO. «Abbiamo scelto di dedicare il centro sportivo a Pino Daniele, uno dei più grandi interpreti della canzone e della cultura italiana», ha detto la premier Giorgia Meloni, partecipando all'inaugurazione del nuovo centro sportivo a Caivano dopo la bonifica dell'ex Delphinia. La presidente del Consiglio ha ringraziato il figlio di Pino Daniele, Alessandro, «perché ci ha dato l'autorizzazione a dedicare questo centro a suo padre». Oltre agli impianti sportivi, il centro ospiterà anche «un nuovo teatro da 500 posti e un anfiteatro esterno da 1.000 posti». La struttura sarà «immediatamente operativa»: «Domani inizieranno gli Open Day e il 10 giugno prenderanno vita anche i campi estivi per i bambini e i ragazzi di questo territorio», ha ricordato Meloni. 

Il parco urbano di Caivano è invece dedicato «alla memoria di un martire ed eroe antimafia, il giudice Rosario Livatino». L'area sarà «a disposizione dei cittadini, che possono fare sport all'aria aperta e trascorrere la giornata», ha proseguito la premier. 

«PER TROPPO TEMPO TOLLERATE ZONE FRANCHE, STATO NON PUO' CONSENTIRLO». «Questa Nazione ha tollerato per troppo tempo che ci fossero zone franche» e questo lo Stato non può più consentirlo, ha detto la premier Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento. A Caivano «ci siamo assunti le nostre responsabilità facendo una scommessa impegnativa che in passato le istituzioni avevano preferito non fare perché rischiosa», ha sottolineato Meloni: «Ma io credo che una politica seria deve almeno provare a mettere la faccia dove le cose sono difficili». 

«DEGRADO E ABBANDONO NON SONO UN DESTINO MA UNA SCELTA». Con la riqualificazione del centro sportivo «abbiamo dimostrato che il degrado e l'abbandono non sono un destino ma una scelta, e come tutte le scelte si possono ribaltare», ha detto la premier. «Faremo vincere lo Stato sulla criminalità organizzata, sul degrado, sull'abbandono e sulla rassegnazione», la promessa della presidente del Consiglio. «La mia emozione stamattina è ai limiti della commozione, questa è una giornata in cui l'affanno e l'ansia per quello che fai improvvisamente assumono un senso» ha detto Meloni.

PIANTEDOSI. «Dimostra che lo stato c'è». È quanto riferito ai cronisti dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine dell'inaugurazione. Alla domanda dei cronisti se continuerà il lavoro di vigilanza del governo, Piantedosi ha aggiunto: «Non è che vigileremo, staremo qui dentro, con il gruppo sportivo Fiamme Oro e tutto l'impegno con Sport e Salute. Lo stato è qui dentro». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori