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30 Maggio 2024 - 08:07
NAPOLI. Il giorno dopo, la temperatura sale ancora. Ed esplode lo scontro politico. «Ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità e noi non possiamo che concordare ovviamente»: a dare fuoco alle polveri è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che torna così sull’episodio dell’altro giorno a Caivano quando la presidente del Consiglio lo aveva salutato con un «buongiorno presidente, la stronza della Meloni. Come sta?». «In quel momento non ho sentito le cose dette dalla premier, ho sentito solo “presidente come sta?” e le ho risposto “sto bene in salute e benvenuta qui”. Ho appreso dopo dai social della performance che era cominciata qualche metro prima, ma non avevo sentito sinceramente, e della raffinata eleganza con cui si era avvicinata al presidente della Regione che era lì per accoglierla e darle il benvenuto» dice il numero uno di Palazzo Santa Lucia. «Da lei mi sarei aspettato innanzitutto una visita a Brescia per rendere omaggio alle vittime della strage di piazza della Loggia e riconfermare l’impegno contro il neofascismo che ha tormentato l’Italia per decenni» sottolinea De Luca che poi aggiunge. «Dedicherò i miei pensieri all’onorevole Meloni venerdì in tv, anche per svegliare un Paese che non ha capito ancora bene la deriva verso cui si avvia dal punto di vista della vita civile, democratica, del rispetto delle regole - spiega -. L’oltraggio vero è quello commesso dalla Meloni il 16 febbraio a Roma contro 550 sindaci che sono stati intimiditi, controllati all’uscita dell’autostrada a Roma, spintonati, bloccati a via del Corso, offesi, oltraggiati dalla Meloni con un comunicato ufficiale che offendeva chi era lì per protestare contro il blocco delle risorse e che combattevano per aprire i cantieri e creare lavoro. Ma l'opinione pubblica nel nostro Paese è interessata più al cabaret, alle parole, ai fuorionda, alle scemenze che alle questioni sostanziali. Poi avrò il piacere di ripubblicare quell’appunto di Silvio Berlusconi dedicato all’onorevole Meloni, che mi pare una sintesi appropriata». E ancora: «La Meloni non è informata sul fatto che l’unico intervento sociale a Caivano è stato fatto dalla Regione con la realizzazione di due campetti di calcio nel Parco Verde dati a un’associazione. Quello dell’altro giorno è un intervento positivo da parte del Governo ma è a metà perché bisogna ancora completare il teatro e l’anfiteatro». Secondo il governatore «il mondo reale è fatto di famiglie che non arrivano a fine mese, di investimenti che non partono, di fondi e miliardi e bloccati da un anno. Il mondo reale è fatto di una Zes unica meridionale per la quale da sei mesi non si muove nulla e della mancata applicazione dei decreti attuati per l’industria 5.0. Questi sono i temi concreti, il resto è propaganda». A De Luca replica proprio la presidente del Consiglio nel corso della diretta a Corriere.it. «Su De Luca si è parlato tanto: sono stata insultata e banalmente mi sono difesa - dice -. La sinistra che quando io sono stata insultata non ha detto mezza parola, e ora si straccia le vesti, si dovrebbe vergognare. Mostra la sua vera natura. Hanno due pesi e due misure, non credono a nulla e semplicemente ritengono di essere migliori degli altri. Mi ha scritto un sacco di gente di sinistra dicendomi che avevo fatto bene. Mi spiace che Elly Schlein abbia perso ancora l’occasione di dimostrare di essere il cambiamento che aveva promesso. Ha avuto il coraggio solo di commentare quello che ho detto io». E ancora: «Vincenzo De Luca è un signore che non la manda a dire a nessuno. Non l’ho mai sentito usare una parola del genere con nessun altro. Qual è il messaggio? Che le donne si possono insultare perché sono deboli? Eh no, non siamo deboli. Sa chi è debole? I bulli sono deboli, perché, come si è ben visto ieri, sono bravi a fare i gradassi dietro le spalle, ma quando li affronti non li fanno più i gradassi». E aggiunge: «È finito il tempo in cui le donne devono subire. Mi aspetto di sentire prima o poi, in tutta questa vicenda, anche una parola dalle femministe. Su quello che è accaduto c’è anche una questione femminile. Continuo a tifare affinché Elly Schlein tiri fuori il coraggio che la gente si aspetta da lei come leader e come donna». Poi precisa: «A Caivano c’ero io personalmente perché ero andata a prendere impegno con i cittadini e dovevo tornare per mantenerlo. Ma il Governo era presente a Brescia. La cosa importante è quello che abbiamo fatto al Parco Verde di Caivano, ho visto mamme con i bambini e tanta altra gente che andava a vedere il parco. E questa è una gioia indicibile». E non mancano le reazioni degli esponenti di Fratelli d’Italia, partito della premier. «Negli anni De Luca ha rivolto insulti a tutti con un comportamento istituzionale vergognoso e senza precedenti. Il presidente Meloni gli ha risposto per le rime» dice il parlamentare, e commissario campano di FdI, Antonio Iannone. Secco il senatore Sergio Rastrelli: «I tempi per la sottoscrizione dell’accordo di coesione - vitale per il futuro della nostra regione - appaiono sempre più prossimi, a condizione che il presidente De Luca non continui a cogliere ogni pretesto per alimentare polemiche dissennate e strumentali. Il governo di Giorgia Meloni sta dimostrando con i fatti di essere sempre più vicino al Sud ed alla Campania. Auspichiamo che De Luca - dopo le troppe parole in libertà - voglia finalmente tacere evitando di condannare la Regione Campania al più deteriore isolamento».
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