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Notte thriller a Fuorigrotta, fiamme all’ex bar del boss

Notte thriller a Fuorigrotta, fiamme all’ex bar del boss

NAPOLI. Il fuoco di un’ennesima escalation di violenza continua a covare sotto le ceneri di Napoli Ovest. Dopo l’agguato teso a Bagnoli poche notti fa al parcheggiatore abusivo Enrico Parisi, l’epicentro della faida torna a spostarsi nel vicino quartiere Fuorigrotta. È qui che ignoti, nella notte a cavallo tra sabato e domenica, hanno appiccato il fuoco alla saracinesca del Bar Monti di via Caio Duilio 47. Dettaglio non proprio trascurabile: si tratta del locale di proprietà della famiglia del boss detenuto Vitale Troncone. L’attività da qualche mese è stata però data in gestione a Michele Monti, 50enne con alle spalle qualche grana giudiziaria, ma non affiliato a clan. L’allarme è scattato in piena notte, quando mancavano dieci minuti alle quattro. È a quell’ora, infatti, che un commando ha appiccato il fuoco alla serranda del bar di via Duilio. Danni solo sulla parte esterna. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Fuorigrotta e quelli del nucleo Radiomobile di Napoli, i quali stanno adesso conducendo le indagini sul caso. Gli investigatori dell’Arma non escludono alcuna ipotesi, ma l’ipotesi della rappresaglia di matrice mafiosa è al momento quella più battuta. Molto probabilmente gli autori del raid volevano mandare, seppur per via traverse, un messaggio intimidatorio al gruppo Troncone e in questo caso i sospetti andrebbero a focalizzarsi sugli ambienti malavitosi del rione Traiano, fronte clan Sorianiello, e di Fuorigrotta, cioè gli Iadonisi-Esposito: con entrambi, infatti, i Troncone sono da lungo tempo in pessimi rapporti. Un’ostilità che a più riprese si è manifestata sotto forma di stese e, in alcuni casi, anche di agguati. Gli inquirenti stanno comunque vagliando anche la posizione dell’attuale gestore del locale, che fin qui non ha fornito indicazioni degne di nota per lo sviluppo delle indagini. All’esterno del bar sono comunque presenti due telecamere di videosorveglianza e non è da escludere che un apporto possa arrivare dalle registrazioni, che i carabinieri hanno già acquisito. Vale infine la pena ricordare che l’ex Caffetteria Troncone di via Caio Duilio è ormai da qualche mese posta sotto sequestro e il gestore dell’attività versa l’affitto all’amministratore giudiziario nominato dal tribunale. Il rogo della scorsa notte non ha per fortuna causato gravi danni o feriti, ma l’accaduto ha riacceso una certa preoccupazione tra i residenti della zona, ancora sconvolti per quanto accaduto in piazza Italia a inizio aprile, quando un commando di sicari è entrato in azione sparando all’impazzata tra la folla. Ad avere la peggio era stata una donna di 49 anni, centrata da una pallottola vagante alla gamba: la malcapitata era per fortuna poi riuscita a cavarsela senza danni permanenti. Poche notti fa un altro agguato è stato invece registrato a Bagnoli, in viale Giochi del Mediterraneo. Obiettivo del raid è stato in questo caso Enrico Parisi, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, in passato legato agli ambienti criminali del clan D’Ausilio. Il rischio di una nuova faida resta più che concreto.

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