Fuga da brividi, sconto per Junior Esposito

NAPOLI. Fuga all’alt con il suv rubato, accuse ridimensionate per il rampollo della mala flegrea. Massimiliano Giuseppe Junior Esposito, 20enne figlio del capoclan Massimiliano Esposito “’o scognato”, ieri mattina è stato condannato a 1 anno e 4 mesi dalla Corte d’appello di Napoli. I giudici della quinta sezione, accogliendo le argomentazioni dei suoi legali, gli avvocati Leopoldo Perone e Rocco Maria Spina, hanno assolto il giovane dall’accusa di resistenza, dando così una decisa sforbiciata alla precedente condanna a 3 anni e 4 mesi. La Corte ha anche disposto la revoca della misura cautelare, ma Esposito Junior resta per il momento ancora detenuto per un residuo di pena relativo a un altro procedimento.

La vicenda che ha portato il babyras alla sbarra risale all’aprile dello scorso anno, quando si è sottratto a un controllo della polizia in via Beccadelli, ma a piazzale Tecchio ha dovuto alzare bandiera bianca. Così, Esposito, napoletano di Bagnoli figlio delras Massimiliano “’o scognato”, è finito in manette: era a bordo di un Suv rubato e doveva rispondere anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nonché di porto di oggetti atti a offendere. A ottobre 2022 il rampollo del ras di via Di Niso fu protagonista di un’altra bravata, che stava però costando molto caro a un’innocente: una 72enne travolta mentre attraversava la strada e sbalzata per diversi metri.

Il giovane centauro, allora sottoposto alla messa alla prova dopo essere stato coinvolto in una vicenda di armi, si trovava alla guida di uno Honda “Sh” in via Provinciale San Gennaro, ad Agnano, quando all’altezza del civico 1 perse il controllo del mezzo investendo l’anziana al centro della carreggiata. La donna, trasportata d’urgenza all’ospedale Cardarelli, riportò un trauma cranico con commozione cerebrale, oltre a fratture in varie parti del corpo. Il 13 gennaio 2023 Junior avrebbe anche picchiato una ragazza transessuale nel corso di una vicenda dai contorni ancora non del tutto chiari, ma per la quale era stato denunciato a piede libero.