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04 Giugno 2024 - 17:38
NAPOLI. Malika Ayane a San Marcellino con gli studenti federiciani. È stata la protagonista del secondo appuntamento della settimana “clou" delle celebrazioni per gli 800 anni dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e stasera sarà “la voce" dell'ormai tradizionale concerto che l'Ateneo offre alla città per il suo “compleanno". L'appuntamento è alle ore 21 in piazza del Gesù
Stamattina, ad accogliere l'artista è stata la prorettrice della Federico II, Rita Mastrullo.
«Grazie per aver accettato il nostro invito ad essere la voce degli 800 anni della nostra Università - le ha detto Mastrullo - in occasione del concerto aperto alla città che vuole essere simbolico del rapporto stretto che c'è tra l'Ateneo e Napoli. La nostra Università e la città sono cresciute insieme in questi 800 anni e il concerto è un omaggio al sentimento esistente tra la Federico II e Napoli e farlo con te quest'anno ci onora». La cantante ha conversato con Pier Luigi Razzano, coordinatore delle attività di F2 Radio Lab, il laboratorio radiofonico dell’Ateneo, e ha poi risposto alle domande degli studenti.
«È per me davvero un privilegio essere qui per questa data così importante - ha affermato Ayane -, non mi sento un ospite d'onore, ma una turista privilegiata ed è un lusso grandissimo. Il concerto di stasera sarà caldo, solo pianoforte, basso e batteria, niente di troppo grande. Vincerà la cantabilità».
Nel corso della chiacchierata Ayane ha raccontato gli inizi della sua carriera, del suo approccio alla scrittura delle canzoni e di come questo è cambiato rispetto alle aspettative degli altri. «Essere un enfant prodige mi ha dato la possibilità di conoscere i grandissimi della musica italiana - ha raccontato - e ho la fortuna di poterli chiamare quando sono in crisi. Mi hanno insegnato che il “sold out" è un incidente di percorso e che la vita è fatta dei famosi 'sotto' e quanto meglio imparate a respirare, quel sotto poi farà uscire delle cose bellissime». L'artista, rivolgendosi direttamente agli studenti, ha detto loro: «Studiate tantissimo, vi porterà lontano e fate quello che vi piace. Se riuscite a fare per lavoro quello che vi appassiona, allora sarete le persone più fortunate al mondo».
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