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05 Giugno 2024 - 08:42
NAPOLI. I palazzi abbandonati sono un pericolo per gli abitanti. Nel quartiere Fuorigrotta già provato dal fenomeno del bradisismo preoccupa la tenuta di queste strutture vecchie. In particolare lo Sferisterio in via Giulio Cesare e il palazzo in via Consalvo al civico 43, entrambi edifici pericolanti e fatiscenti. Nel caso dello Sferisterio dopo la scossa di 4,4 dello scorso maggio il timore di un crollo è aumentato anche perché nel settembre dello scorso anno una scossa di minore entità provocò la caduta di pietre e calcinacci. Situazione analoga per il palazzo puntellato e abbandonato in via Consalvo. Gli abitanti di via Consalvo hanno scritto una lettera al Prefetto di Napoli, al sindaco Manfredi e al Capo Dipartimento della Protezione civile per chiedere un intervento risolutivo e immediato nei confronti dei proprietari che avrebbero abbandonato l’idea di ristrutturare l’edificio. Un edificio lasciato all’incuria da circa 40 anni e rimasto puntellato, di cui invano si è pertanto chiesto l’abbattimento. Nella lettera i cittadini sottolineano alle autorità competenti «la pericolosità del fabbricato chiuso da 30 anni senza che i proprietari se ne prendano cura e che rappresenta un pericolo per la comunità». Circa 35 anni fa i palazzi al civico 43/49 erano entrambi abitati. A causa di perdite d’acqua subirono un forte dissesto e oggi Abc, allora Arin, chiuse le forniture. Come raccontano i residenti «facemmo causa e dopo 20 anni di lotta furono riconosciuti i danni e risarciti. I proprietari del numero 49 ristrutturarono le loro proprietà, mentre quelli del civico 43 chiesero l’abbattimento e la ricostruzione, ma gli fu negato dal Comune. Potevano solo ristrutturare. Così ritirarono la quota dell’assicurazione e lasciarono tutto come sta». Da allora la situazione attuale è rimasta invariata se non peggiorata. Anche esteticamente la struttura è compromessa e deturpa la zona in un’area fortemente urbanizzata. Nelle vicinanze del civico 43 sono presenti un bar, un barbiere e un parrucchiere. Più avanti altre attività commerciali. I cittadini della zona attendono ancora risposte in merito all’abbattimento del civico 43 e sperano che ancora possa essere presa in considerazione la possibilità di investire i rispettivi proprietari delle loro responsabilità, in caso contrario, confidano nella piena autorità delle istituzioni affinchè agiscano facendo abbattere le strutture.Ma ormai si chiedono: se dovesse accadere una disgrazia, di chi sarà la colpa? Un quesito che toglie il sonno a molti residenti di Fuorigrotta che quotidianamente temono una disgrazia.
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