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Rifiuti ammassati dal Centro alla periferia

Rifiuti ammassati dal Centro alla periferia

Dai Tribunali all’area Flegrea passando per l’area Est problemi nella raccolta in tutta la città

NAPOLI. Un dejavù che non suscita sorriso ma solo tanta tristezza. Ancora una volta e ancora di più in città l'abbandono dei rifiuti in strade, arterie abitate, vie trafficate, dal centro alla periferia,sembrano rappresentare un dato statutario. In via Giuseppe De Blasis, arteria che si interseca con i Tribunali dal lato di via Duomo e corso Umberto, un vecchio cartello che indica un vecchio punto dove gli appassionati potevano giocare a tombola, affoga tra i rifiuti di diverso genere. C'è l'imbarazzo della scelta: bidoni con solventi, vecchia mobilia in disuso, sacchetti neri (in realtà proibiti dalla legge), pieni di diversi materiali di risulta. Nemmeno i bidoni della raccolta differenziata vengono risparmiati dalla furia incivile di chi getta la spazzatura senza un criterio. La discarica a cielo aperto si trova a pochissima distanza dall'ingresso del dormitorio pubblico del Comune, con persone che hanno bisogno di maggiori attenzione e di fronte all'ufficio postale, punto di riferimento per i residenti dell'area attorno via De Blasis.

Scenario simile, nel centro città, tra via Edoardo Cosenz, via Cirillo e via Carbonara area dove nemmeno la recente fine di alcuni lotti si lavori connessi alla salvaguardia del Patrimonio Unesco ha protetto dall'inciviltà. Tra un'auto e l'altra parcheggiata in modo caotico, fanno capolino i sacchetti che ovviamente non sono nei bidoni, come dovrebbero essere. Già ai tempi del cantiere i residenti e i commercianti di via Carbonara hanno chiesto una maggiore incisività della raccolta, ma gli appelli sembrano essere caduti nel vuoto. Proprio su via Carbonara c'è da registrarsi la denuncia pubblica del consigliere alla Quarta Municipalità Armando Simeone che ricorda «il pericolo crollo dei cornicioni alla scuola Bovio» con alcuni pietre cadute ancora effettivamente ancora ben visibili. «L'area dovrebbe essere transennataaggiunge Simeonee invece i sigilli sono stati eliminati e tutti possono pericolosamente avvicinarsi ai punti dove si annida il pericolo. Tre mesi di segnalazioni non sono servite».

Abbandono e sporcizia al limite dell'emergenza ambientale anche tra piazza Enrico De Nicola (Porta Capuana), Sedil Capuano, area complicata in cui persone senza fissa dimora e tossicodipendenti hanno bisogno anche in questo caso si maggior sostegno e proseguendo tra la Maddalena e il Vasto zone dove i rifiuti vengono colpevolmente ammassati nel pressi di supermercati e altri negozi. «La raccolta non è accettabile, i dipendenti fi Asia Napoli fanno quello che possono ma il continuo flusso di persone vanifica tutto», l'attenuante concessa dai residenti. Scenario da incubo anche nei sotterranei del Centro Direzionale, con i soliti sacchetti ammazzati che rendono inutili la presenza dei bidoncini. In periferia da segnalare nei pressi di una palestra l'ennesima discarica a cielo aperto in direzione di via dell'Epomeo fatta di sanitari abbandonati, specchi di una vecchia stanza, indifferenziato.

«È bene ritrarre quanto accade, è una vergogna. Abbiamo più volte segnalato ma non si provvede a niente. Né a installare una telecamera, né a pensare a un presidio fisso. Gli addetti alla pulizia arrivano ma è inutile, dopo 10 minuti torna come prima» dice un residente appena uscito dalla palestra e che si avvicina peg sfogarsi. A Napoli Est, tra via Sorrento e dintorni, i rifiuti sono abbandonati a ridosso del complesso residenziale e chi vi transita sembra non farci più caso perché evidentemente abituato. Ecco, è questo a risaltare: la rassegnazione di molti verso una città finalmente libera dai rifiuti urbani e dall'incidenza ambientale alimentata dall'inciviltà.

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