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Europee: ministri, big e il ricordo di Berlusconi per chiusura campagna Fi a Napoli

Europee: ministri, big e il ricordo di Berlusconi per chiusura campagna Fi a Napoli

L'inno nazionale cantato da Serena Autieri, le melodie di Erminio Sinni e una sfilata, tra ministri, parlamentari, politici locali, in attesa del comizio del segretario, Antonio Tajani. Forza Italia si è ritrovata a Napoli per la chiusura della campagna elettorale. È la prima tornata dal respiro nazionale, anzi europeo, senza Silvio Berlusconi, che viene più volte ricordato dal palco. La piazza non è stracolma come ai tempi dei risultati ampiamente sopra le due cifre, ma i vertici del partito non sono mancati all'appuntamento.

Sono presenti nel sottopalco il ministro delle Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro dell'Ambiente, Gilberto Picchetto Fratin, il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. Stringe mani e fa foto con i militanti Licia Ronzulli, Maurizio Gasparri, poi si vede il capo delegazione al Parlamento Ue (e candidato alle Europee), Fulvio Martusciello e il capogruppo alla Camera, Paolo Barelli.

In attesa dell'intervento di Tajani, il ricordo di Berlusconi fa da fil rouge a molti degli interventi in piazza Matteotti. I big che salgono sul palco prima dell'intervento finale del segretario nazionale, chiamano il Cav a gran voce, lo citano. Il primo a ricordare il fondatore di Fi, giusto a un anno dalla sua scomparsa (il 12 giugno), è l'ex parlamentare azzurro Simone Baldelli, nelle vesti di conduttore-presentatore: «Berlusconi sarebbe ultra fiero di questa piazza!».

Baldelli parla del gioco di squadra («noi siamo una squadra», come «ci ha insegnato il presidente Berlusconi») e, «a proposito di squadra», lancia i «tre capigruppo, Maurizio Gasparri, Paolo Barelli e Fulvio Martusciello!'».

«Berlusconi ha amato Napoli e Napoli ha amato Berlusconi, quando penso a lui, io sorrido e sono contento, perché penso a un amico e a una guida», sottolinea Gasparri. Il presidente dei senatori rivendica: «Avevano previsto la nostra scomparsa, noi li smentiremo con la piazza e i voti! Noi siamo indispensabili e lo dimostreranno le urne, non c'è un centrodestra senza Fi».

Gli fa eco Barelli: «Fi è bella, come è bella questa piazza con tutte queste bandiere. Un grazie va a Berlusconi che ci guarda da lassù, che ha creato una classe dirigente seria e capace». Tocca poi a Martusciello, organizzatore della manifestazione e capo delegazione di Fi al Parlamento europeo: «Berlusconi vive ogni giorno, noi e voi siamo i suoi eredi. Noi siamo e lo saremo sempre: berlusconiani!».

E per il Cavaliere sono le prime parole di Antonio Tajani sul palco: «Dedichiamo a Berlusconi, campione della libertà, ad un anno dalla sua scomparsa, questa piazza, questa manifestazione... Noi siamo la forza della libertà».

L'INTERVENTO DI TAJANI

PRESIDENZA REGIONE. «Noi siamo il partito della libertà, Berlusconi era un grande paladino della libertà. Serve un po' di libertà anche in Campania. Qualche cambiamento anche in Campania bisogna farlo e Fi è pronta a dire la sua per la futura presidenza della Regione...».

GOVERNO. «Vogliamo che il governo del centrodestra arrivi fino alla fine di questa legislatura. Siamo sempre leali nei confronti del presidente del Consiglio e dei nostri alleati».

PREMIERATO. «Se si avvererà il sogno del premierato voluto da Berlusconi, sarà merito anche della nostra ministra delle Riforme, Elisabetta Casellati...».

GIUSTIZIA. «È una battaglia di libertà quella che combattiamo quando vogliamo che ogni processo in Italia sia giusto, perchè avvocato, difesa e accusa devono essere sullo stesso piano. Bisogna separare le carriere per avere un giudice terzo che decida chi ha ragione, l'accusa o la difesa».

UCRAINA. «Quando diciamo che l'Ucraina non deve essere invasa dalla Russia, combattiamo una battaglia di libertà. Ma non significa che manderemo i nostri soldati in Ucraina. Non un soldato andrà a combattere a Kiev».

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