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07 Giugno 2024 - 14:59
La sala teatrale del Centro ''Asterix'' di Napoli porta da oggi il nome di Giovanbattista Cutolo, il giovane assassinato il 31 agosto dello scorso anno con un colpo di pistola durante una discussione alla quale era estraneo. La targa con il nome del musicista della Nuova Orchestra Scarlatti apposta all'interno del Centro giovanile di San Giovanni a Teduccio è stata scoperta questa mattina dal sindaco di Napoli insieme ai genitori, alla presenza all'assessora alle Politiche giovanili e al Lavoro, alla presidente del Consiglio comunale e ad altri consiglieri comunali. Nel corso della cerimonia di intitolazione, un gruppo di bambini e di bambine dell'Istituto comprensivo ''Rodinò'' di Barra ha cantato una canzone che ha dedicato a Giogiò, come Giovanbattista era da tutti conosciuto, e a Francesco Pio Maimone, altro ragazzo la cui vita è stata spezzata dalla delinquenza giovanile. Ad accompagnarli, il maestro di corno di Giogiò, Luca Martingano.
''L'intitolazione di questa sala a Giogiò è l'espressione di una volontà comune del Consiglio, dell'Amministrazione e mia, insieme alla famiglia - ha affermato il sindaco di Napoli -. Dobbiamo ricordare ragazzi che sono di esempio nei luoghi frequentati dai giovani e questa sala è un punto di riferimento per un quartiere complicato della nostra città. Faremo in modo che ogni anno ci sia una rassegna o un'iniziativa per ricordare sempre il sacrificio di Giogiò e riaffermare l'impegno da parte nostra per la legalità, sostenendo i giovani che vogliono seguire un percorso positivo''. ''Abbiamo voluto simbolicamente scegliere una sala in cui si fa anche musica - ha evidenziato l'assessora alle Politiche giovanili - per ricordare quella che era la passione di Giovanbattista e testimoniare l'importanza di creare occasioni per valorizzare il talento dei giovani. Vogliamo fare anche in modo che tutti i ragazzi della città siano consapevoli che queste tragiche vicende possano essere evitate in futuro''. ''Il sindaco e i consiglieri comunali di Napoli hanno dimostrato una sensibilità vera - ha sottolineato Daniela Di Maggio, madre di Giogiò -. I nomi hanno un'energia e avere una sala che porta il nome di Giovanbattista Cutolo qui a San Giovanni a Teduccio, che è zona di frontiera, significa avere un luogo che emana l'energia della legalità. E questo è molto importante per tutta la città''.
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