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Fiumi di hashish: 15 condanne

Fiumi di hashish: 15 condanne

Droga tra Ponticelli e San Giovanni, l’inchiesta regge, ma in appello arrivano gli scontI. Danilo La Volla, uno dei capi dell’organizzazione, limita i danni e se la cava con meno di sei anni di carcere

NAPOLI. Fiumi di droga sull’asse Ponticelli-San Giovanni a Teduccio, ma anche tra la provincia di Salerno e quella di Caserta, l’inchiesta che nel 2021 aveva portato all’esecuzione di quasi trenta arresti supera anche il secondo grado di giudizio, culminando in quindici condanne. Per i nuovi narcos di Napoli Est, però, le pene inflitte hanno subito una netta sforbiciata, soprattutto grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche. Solo tre, invece, le condanne confermate. Questo, nel dettaglio, il verdetto pronunciato ieri mattina dalla prima sezione della Corte d’appello di Napoli, che ha rideterminato le seguenti condanne: Danilo La Volla (ritenuto uno dei capi dell’organizzazione), difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese, 5 anni e 10 mesi a fronte dei 7 anni e 9 mesi rimediati in primo grado; Benito Toscano, 4 anni e 8 mesi; Ciro Iadalise, 4 anni e 1 mese; Domenico Annunziata, 5 anni e 5 mesi; Aniello Orofino, 2 anni; Salvatore Lorito, 3 anni e 4 mesi; Luigi Siddi, 2 anni e 8 mesi; Ciro Marigliano, 4 anni; Giuseppe Marigliano, 2 anni e 9 mesi; Ciro Giona, 2 anni e 6 mesi; Giorgio Di Sarno, 1 anno e 8 mesi; Ciro Ravolo, 2 anni in continuazione. Condanne ribadite invece per Ciro Di Bello, Giorgio Autiero e Giuseppe Terrone. Del collegio difensivo, oltre a Procentese, facevano parte anche Carlo Ercolino, Mauro Zollo, Antonietta Madore e Mirella Baldascino. Intercettazioni telefoniche e ambientali, ma soprattutto un monitoraggio costante attraverso la videosorveglianza. Così era stato scoperto un fiorente traffico tra San Giovanni a Teduccio, il Salernitano e il Casertano, in particolare Marcianise e dintorni, costato l’emissione di trenta misure cautelari a carico di altrettanti indagati. Tra i destinatari figuravano i due presunti organizzatori, Luigi Pagano, Danilo La Volla e Alessandro Russo, tutti napoletani del quartiere orientale di Napoli e senza legami con la criminalità organizzata. Infatti dall’indagine coordinata dalla Dda, partita dal commissariato di zona con un successivo allargamento, non sono emersi collegamenti di tipo mafioso. In 23 erano finiti in carcere, cinque agli arresti domiciliari e due con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, indiziati a seconda delle varie posizioni di associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di numerosi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Il provvedimento cautelare si fondava su due distinti filoni investigativi, che hanno consentito di accertare l’esistenza dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, prevalentemente di hashish, operativa nella zona compresa tra corso San Giovanni a Teduccio e via delle Repubbliche Marinare. L’organizzazione, che vantava anche collegamenti per la fornitura di stupefacenti con la Spagna, costituiva una delle principali piazze di spaccio di hashish del Napoletano e punto di riferimento per l’acquisto all’ingrosso di ingenti quantitativi di stupefacente, a cui si rivolgono moltissimi acquirenti della regione.

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