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08 Giugno 2024 - 09:35
Amore criminale alla Case Nuove, Ciro Marigliano Junior finisce nei guai
NAPOLI. Ancora una storia di amore criminale da Napoli. Teatro dell’ennesima escalation di violenza tra le mura domestiche la zona delle Case Nuove, dove la polizia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, ha arrestato Ciro Marigliano Junior, 34enne figlio del ras Ciro Marigliano. Il “rampollo”, pur essendo estraneo agli ambienti della criminalità organizzata, si è reso protagonista di un’inquietante vicenda: una lunghissima serie di maltrattamenti ai danni della moglie, andata tra l’altro avanti per diversi anni. La svolta sul caso è arrivata a febbraio scorso, quando la figlia liceale di Marigliano, ha raccontato alle proprie insegnanti l’aggressione che il padre aveva perpetrato il giorno prima ai danni della mamma. A quel punto le docenti hanno subito informato le forze dell’ordine, che si sono attivate a strettissimo giro di posta. La delicata attività di indagine è stata quindi condotta dai poliziotti del commissariato Vasto-Arenaccia (dirigente Manuela Marafioti, commissario Pasquale Russo), che nel giro di pochi mesi sono riusciti a ricostruire la vicenda e ad accertare le responsabilità del 34enne, che è così stato arrestato e spedito in carcere. Difeso dagli avvocati Carlo Ercolino e Leopoldo Perone, ieri mattina Ciro Marigliano Junior si è presentato davanti al gip Aufieri e al pm D’Alessandro per l’interrogatorio di garanzia. Il 34enne figlio del boss ha ammesso le proprie responsabilità, spiegando però di essere da tempo tossicodipendente, oltre che affetto da alcune patologie psichiatriche, per le quali sarebbe da tempo in cura. Marigliano per il momento resta ancora dietro le sbarre, non è da escludere però che da qui alle prossime settimane il giudice possa disporre un affievolimento della misura cautelare, magari con un affidamento a una struttura che lo prenda in cura. La vicenda che ha visto protagonista in negativo finisce per fare il paio con un’altra inchiesta, quella che giovedì ha portato all’arresto del ras dei Contini Roberto Murano di altri cinque familiari, tutti a vario titolo accusati di aver a più riprese minacciato e aggredito l’ex fidanzata del nipote, finita nel mirino dopo aver deciso di troncare la relazione. Ieri mattina si sono tenuti gli interrogatori di garanzia per Murano, la moglie Stefania Palumbo e il nipote Davide Buonocore, tutti assistiti dall’avvocato Domenco Dello Iacono. Tutti hanno respinto gli addebiti e Buonocore ha precisato di non aver avuto più alcun tipo di contatto con la vittima da circa due anni. In stato d’arresto erano finiti Roberto Murano, 52enne storico ras del “Buvero” e braccio destro del boss Nicola Rullo “’o nfamone”; la moglie 46enne Stefania Palumbo e la figlia Anna Murano, 19enne; Davide Buonocore, 18enne nipote di Murano; Carmela Palumbo e Annamaria Palumbo, sorelle di Stefania, rispettivamente di 59 e 54 anni. Il ras Murano era tra l’altro tornato a piede libero da appena pochi mesi. A febbraio scorso era stato infatti scarcerato dopo aver scontato quasi quindici anni di reclusione.
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