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Uccisa in kayak, indagato il soccorritore del sopravvissuto: è un noto penalista

Uccisa in kayak, indagato il soccorritore del sopravvissuto: è un noto penalista

È stata individuata, recuperata e sequestrata l'imbarcazione ritenuta responsabile del grave incidente costato la vita a Cristina Frazzica, 31 anni deceduta dopo essere stata investita nel pomeriggio di domenica scorsa mentre era su un kayak insieme con l'amico avvocato 33enne Carmine Leone nelle acque di Posillipo. Le indagini sono andate avanti a spron battuto. Le indagini hanno puntato sul soccorritore dello stesso Carmine Leone, sopravvissuto all’incidente. La barca sulla quale è stato salvato l’avvocato, potrebbe essere la stessa che ha travolto la coppia in kayak. Ieri in Procura, per l’inchiesta coordinata dal pm Vincenzo Toscano con il procuratore aggiunto Raffaello Falcone, è stato interrogato il proprietario del natante individuato, il 48enne avvocato penalista Guido Furgiuele, indagato come responsabile dell’incidente.  

LE INDAGINI Il lavoro degli inquirenti è partito dalle immagini dei sistemi di video sorveglianza della residenza presidenziale Villa Rosebery che avevano fornito riscontri importanti ma non abbastanza chiari per consentire una individuazione certa, definendo però l’esatta dinamica dell'accaduto e su questo hanno lavorato gli investigatori della polizia giudiziaria e della Procura. Con un lavoro di comparazione tra i modelli di barche, gli investigatori della polizia giudiziaria e della Procura, sono arrivati all’individuazione di tre imbarcazioni, tutte con una chiglia ampia e di colore blu. Poi l'attività investigativa si è concentrata su una imbarcazione cabinata, che è stata sequestrata e su cui si concentrano le indagini. Si tratta di una delle poche imbarcazioni passate nel tratto di mare all'esterno di Villa Rosebery nel periodo dello scontro. Il soccorritore indagato, un penalista napoletano, avrebbe spiegato di non essersi accorto dell’incidente e che nemmeno gli altri passeggeri a bordo della barca si sono accorti di nulla.  

I GENITORI DELLA VITTIMA A NAPOLI Ma le indagini non si fermano a questo. Sul corpo della giovane sarà disposta l'autopsia ed è prevista anche una perizia sulla canoa travolta dal natante. I genitori della vittima, intanto, ieri sono giunti dalla Lombardia a Napoli e hanno incontrato gli inquirenti. Intanto ieri è arrivata la solidarietà del Comune di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, città di nascita di Cristina Frazzica prima di spostarsi con i genitori a Pavia. L'amministrazione comunale del centro della Piana di Gioia Tauro, esprimendo ai familiari della trentunenne «vivo cordoglio a nome dell'intera città», ricorda come Cristina «assieme alla sorella gemella era nata proprio nella cittadina della Piana, dove la madre Angela e il padre Luigi vollero tornare per il lieto evento, dopo essersi stabiliti per lavoro a Voghera. Ci facciamo rappresentanti di un sentimento assai diffuso in queste ore nella nostra comunità - affermano gli amministratori taurianovesi - per una tragedia sulla quale auspichiamo che si faccia quanto prima piena luce per dare verità e giustizia. Vedere spezzata in questo modo così terribile una giovane vita, provoca un moto di rigetto che vogliamo fronteggiare offrendo la solidarietà più totale alla sua famiglia e a quanti la piangono in questo momento, in Lombardia come nella stessa Taurianova».

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