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Europee, gli industriali ai nuovi eletti: «Rilanciare manifatturiero e innovazione»

Europee, gli industriali ai nuovi eletti: «Rilanciare manifatturiero e innovazione»

«La sfida delle imprese, a Napoli come in tutto il territorio nazionale, è condizionata dalle strategie europee. Una priorità assoluta per la futura Commissione Ue dovrà essere la ripresa di una politica industriale che rilanci il manifatturiero e in generale l’industria a maggiore tasso di innovazione. L’Unione Industriali Napoli, in raccordo con Confindustria, chiede che a tutti i livelli istituzionali tale obiettivo sia perseguito con coerenza e determinazione. Dalla revisione dell’integralismo ideologico del Green Deal allo stesso approccio all’Intelligenza Artificiale». A dirlo, nella sua relazione all’assemblea ordinaria dell’Unione industriali di Napoli, è il presidente Costanzo Jannotti Pecci. Che evidenzia come «l’orizzonte strategico per l’Italia è il Mezzogiorno»; condivide «il disegno del Governo di aumentare la valenza strategica delle politiche per il Sud realizzando una Ze unica» e chiede che «si chiarisca con rapidità la vicenda dell’accordo di coesione tra Governo e Regione». E ancora: «A Napoli e in Campania, come nell’intero Mezzogiorno, bisogna sviluppare politiche di coesione efficaci, definendo modalità di relazione tra le Istituzioni che evitino il contrasto tra interesse pubblico e dialettica politico-partitica». Poi ricorda che «con un saldo positivo di oltre 250 imprese nell’ultimo anno, l’Unione Industriali Napoli ha ampiamente superato la soglia delle mille iscrizioni. Tra gli ingressi, anche quelli di aziende municipalizzate come Anm, Abc, Asia. Sono stati creati o sono in fase di avvio raggruppamenti zonali per ogni area della cintura metropolitana di Napoli». Secondo Jannotti Pecci «va rivisto il progetto di riforma dell’autonomia differenziata, che può condizionare negativamente la capacità competitiva delle imprese del Sud e dell’intero Paese» e «a trovata una soluzione positiva per la cosiddetta decontribuzione Sud». A margine, poi, puntualizza che sulla vicenda dei fondi di coesione «noi non prendiamo le parti né per uno né per l’altro dei soggetti istituzionali in campo». Poi dà atto al Comune di Napoli «di aver operato per risistemare i conti, cosa importante le imprese. Ma ora vanno superate le criticità» che Jannotti Pecci individua nel decoro urbano, il dissesto idrogeologico e l’ordine pubblico. Poi replica all’assenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, all’assemblea che vede, invece, la presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Quando ci sarà l’assemblea pubblica saranno coinvolti tutti i livelli istituzionali. Non abbiamo fatto sgarbi, per noi il governatore resta un interlocutore fondamentale e quasi privilegiato». 

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