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Piero Pelù all'ambulatorio di Emergency

Piero Pelù all'ambulatorio di Emergency

«Dopo la pandemia abbiamo avuto un aumento delle persone che abbandonano le cure». A raccontarlo è Crescenzo Caiazza, infermiere dell'ambulatorio Emergency di Ponticelli, dove ieri mattina è arrivato Piero Pelù. Uno spazio - che fa parte di "Programma Italia", progetto attivo in diverse città italiane - dove lo scorso anno sono state curate circa 2mila persone, per un totale di 7.872 prestazioni socio-sanitarie erogate. La pandemia ha finito per erodere «il tessuto sociale e lavorativo, mentre continua un fenomeno di abbandono delle periferie. In tutto questo - spiega l'infermiere - ci sono nuovi italiani: i nuovi migranti. E, in questo racconto, Ponticelli resta una periferia che è periferia d'Europa, periferia di una metropoli e periferia dei diritti».  L'ambulatorio è frequentato da pazienti italiani e di altre decine di nazionalità, europee - con o senza requisiti requisiti per l'iscrizione al Ssn- ed extra Ue - con o senza permesso di soggiorno. Tra i temi più affrontati nel lungo colloquio con Piero Pelù anche quello che attiene alla maternità e alla condizione delle donne che si rivolgono all'ambulatorio di Emergency. L'ambulatorio di Ponticelli è nato nel 2015 per facilitare l'accesso di persone in difficoltà, italiane e straniere, al Servizio sanitario nazionale e grazie a un team di medici, infermieri, psicologi, mediatori culturali e volontari assicura gratuitamente servizi di medicina di base e specialistica, prestazioni infermieristiche, orientamento socio-sanitario ed educazione sanitaria. «Sicuramente questo è uno dei centri nevralgici della solidarietà, della sanità di volontariato. È veramente un'emozione pazzesca sentire dalla viva voce di chi opera in questo spazio, concretamente utile e simbolicamente fortissimo, come questa grande operazione a cuore aperto di ricucitura della sanità sia anche una grande operazione di ricucitura sociale. La forbice tra chi sta bene e può avere accesso a tutto e chi invece sta sempre peggio - dice Piero Pelù - si sta aprendo sempre di più. Quello alla sanità è un diritto che spetta a tutti gli individui, lo dice la nostra Costituzione: parla di individui». Tra gli altri, Piero Pelù ha incontrato a Ponticelli anche Crescenzo Caiazza, infermiere dell'ambulatorio, che racconta  del grande impegno dell'artista a favore di Emergency: «Da anni è impegnato nel sociale. Piero Pelù è un amico di Emergency si è interessato sempre tantissimo a questa periferia».

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