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15 Giugno 2024 - 09:27
Eseguita anche l’autopsia sul corpo della 31enne Cristina Frazzica travolta in mare con un amico
NAPOLI. Il sostituto procuratore Vincenzo Toscano ha disposto un accertamento tecnico irripetibile sui due cellulari sequestrati ieri dagli inquirenti: il primo è quello dell'indagato, il secondo appartiene invece all'amico di Cristina che si trovava con lei sul kayak. L'accertamento si svolgerà oggi alle 12. Lo si apprende da Giesse Risarcimento Danni, la societa' cui si e' rivolta la famiglia della vittima per tutelare i propri interessi. La stessa Giesse - tramite l'avvocato fiduciario Gianluca Giordano - ha nominato come consulente tecnico di parte l'ingegnere Gianluca Biocca.
Due gli step importantissimi che ieri hanno segnato un intervento delicato nel caso della morte di Cristina Frazzica, la trentunenne ricercatrice travolta e uccisa da una barca nello specchio d’acqua tra Villa Volpicelli e Villa Rosebery a Posillipo mentre era in kayak con un amico, e per il quale è indagato l’avvocato napoletano Guido Furgiuele. È stato eseguito l'esame autoptico sulla salma di Cristina Frazzica. L'autopsia è stata disposta dalla procura partenopea per accertare la natura del trauma che ha ucciso la giovane che stava trascorrendo un pomeriggio di relax in mare con un amico prima di perdere la vita. La famiglia della vittima (difesa dall'avvocato Gianluca Giordano) è a Napoli da alcuni giorni e in più occasioni ha incontrato gli inquirenti.
Per tutelare i propri interessi si è rivolta alla Giesse Risarcimento Danni che ha nominato come proprio consulente il medico legale Maurizio Saliva. Ma ieri sono sono stati eseguiti anche gli accertamenti sulla barca dell'avvocato indagato che ha soccorso l'unico superstite della tragedia avvenuta di fronte a Villa Rosebery, residenza napoletana del capo dello Stato. Nella mattinata di ieri c'è stato il conferimento dell'incarico per gli accertamenti irripetibili che riguarderanno non solo l'imbarcazione del professionista, sequestrata dalla Guardia Costiera già domenica scorsa, ma anche il kayak a bordo del quale la coppia si stava godendo la gita in mare.
L'obiettivo è individuare sugli scafi eventuali segni dell'impatto tra i due natanti e in particolare quelli che avrebbero provocato la morte della ragazza. Le analisi dei tecnici della procura e delle parti in causa si stanno tenendo in due diverse località partenopee e la Giesse ha delegato ad assistere agli accertamenti, nella veste di suo consulente, l'ingegnere Gianluca Biocca. Si tratta di test irripetibili sia sulla barca che sulla canoa della vittima in quanto si cercano tracce biologiche e di impatto.
Operazioni iniziate ieri alle 12 che sono proseguite per alcune ore e i cui esiti si conosceranno solo fra alcuni giorni. Accertamenti grazie ai quali si spea di capire con chiarezza se ad uccidere Cristina sia stata o meno la braca dell’avvocato Furgiuele. Lui continua a ripetere che non si è accorto di nulla, come i suoi ospiti a bordo del Vega di 18 metri domenica pomeriggio e che si è fermato per soccorrere un uomo che uno dei suoi ospiti ha visto sbracciarsi in mare. i video di Villa Rosebery, dei quali la Procura è entrata un possesso, non sarebbero così chiari da consentire l’individuazione senza ombra di dubbio. Con l’autopsia e i test di ieri si spera di arrivare ad un punto ferma di questa bruttissima vicenda.
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