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Funicolare di Chiaia, slitta ancora la riapertura

Funicolare di Chiaia, slitta ancora la riapertura

NAPOLI. Napoli, funicolare di Chiaia: slitta ancora la riapertura. «Giusto per dare un contentino ai 15mila “orfani” della funicolare di Chiaia, chiusa da oltre 20 mesi, viene diffusa, in questi giorni, la foto del primo dei due treni rimesso a nuovo». Uno squarcio nel silenzio dopo dodici mesi di fermo senza che venisse svolta alcuna attività lavorativa, quando finalmente iniziarono i lavori di revisione ventennale, non furono indicate le date d'inizio e di fine dei lavori. «Adesso anche quest'ultimo arcano trova una sua spiegazione, visto che mentre in passato si era parlato di riaprire l'impianto a settembre prossimo, dal momento che i dieci mesi, previsti nell'appalto affidato alla ditta Graffer, scadono agli inizi di agosto, adesso, seppure non ci si sbilancia più di tanto, si parla genericamente di riaprire l'impianto "entro la fine dell'anno", la qual cosa potrebbe significare anche a dicembre, in definitiva con uno slittamento di altri tre mesi, sempre che tutto proceda per il verso giusto». A fare il punto della situazione è, ancora una volta, Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari. «D'altronde - puntualizza Capodanno - se, dopo oltre otto mesi dall'inizio dei lavori, è stato rimesso a nuovo solo uno dei due treni, di certo non sarà possibile immaginare che in un mese e mezzo si riuscirà a completare i lavori per il secondo treno, rifare le stazioni ed effettuare tutte le prove e i collaudi necessari per far ripartire l'impianto». Dunque ancora un rinvio che porterà il fermo dell'importante impianto a fune a superare abbondantemente i due anni di chiusura. «E tutto questo solo per effettuare la periodica manutenzione prevista dalle norme, che dovrebbe essere programmata per tempo, cosa che evidentemente non è avvenuta. Reputo che si tratti di un vero e proprio primato negativo nazionale. L'aspetto incredibile quanto inaccettabile di questa emblematica quanto assurda vicenda, che rappresenta però l'ennesima testimonianza di una totale incapacità gestionale, è rappresentata proprio dal fatto che, con le tecnologie attuali per realizzare i soli lavori di revisione ventennale alla funicolare di Chiaia alla fine occorrerà più tempo di quello occorso per costruirla. Un vero e proprio paradosso». Si aggiunga che a tutt'oggi non sono stati mai spiegati i motivi per i quali sia stato necessario, nell'ultimo bando che ha portato poi all'assegnazione dell'appalto, prolungare il tempo per l'esecuzione dei lavori a dieci mesi, diversamente da quanto indicato nel bando originario, nel quale si prevedeva che i lavori dovessero durare solo sei mesi. Considerando anche che dall'ultima gara d'appalto erano stati stralciati i lavori relativi alle opere edilizie non strettamente connessi all'intervento sulle parti elettromeccaniche, come quelli alle facciate, lavori edili che dovrebbero essere effettuati successivamente, con l'impianto in funzione.

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