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21 Agosto 2017 - 19:19
Il direttore generale dell’Asl Napoli 1: «È interesse di tutti chiarire fino in fondo se tra i ritardi di cui si parla e il decesso del paziente vi sia un nesso di causalità diretta»
"La verità verrà fuori. Deve venire fuori, perché è interesse di tutti chiarire fino in fondo se tra i ritardi di cui si parla e il decesso del paziente vi sia un nesso di causalità diretta". Mario Forlenza, direttore generale dell'Asl Napoli 1, esprime all'AdnKronos Salute "sgomento" sul caso di Antonio Scafuri, il giovane di 23 anni morto il 16 agosto all'ospedale di Loreto Mare dopo ore di attesa in codice rosso al Pronto soccorso. "Porto tutto alla procura della Repubblica", annuncia il Dg che da questa mattina ha in mano una relazione chiesta ai sanitari sull'accaduto e che oggi ha attivato la commissione ispettiva aziendale per far luce sulla vicenda e le eventuali responsabilità. Se verranno confermati "disservizi e disfunzionalità", garantisce il manager, "non guarderemo in faccia a nessuno e prenderemo tutti i provvedimenti del caso. Fino al licenziamento, se necessario". Forlenza spiega che "domani alle 10 si insedierà anche la task force voluta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin", e tiene a precisare che "l'inchiesta penale in corso, l'indagine dell'azienda e quella del ministero sono distinte e separate l'una dall'altra e avranno probabilmente percorsi differenti". Per quanto riguarda l'attività ispettiva interna, "nel giro di 15-20 giorni vogliamo chiudere il cerchio".
'Sono sgomento, faro' visita ai genitori in forma privata'.- "Il dolore del padre del ragazzo e dei suoi familiari, la rabbia che hanno espresso in queste ore, sono il mio dolore e la mia rabbia", si sfoga Forlenza. "Sono stato nominato direttore generale da appena 2 mesi - dice - e mai mi sarei aspettato di dovermi trovare in questa situazione. Non appena sabato sera ho appreso la notizia - racconta il direttore generale dell'Asl Na1 - immediatamente ho contattato il direttore sanitario del Loreto Mare, chiedendo di acquisire le dichiarazioni dei medici e di consegnarmi una prima relazione questa mattina", sulla base della quale "mi rivolgerò direttamente alla procura". Inoltre "ho attivato il servizio ispettivo aziendale, che si è insediato appunto stamattina - prosegue il manager - perché vengano sentiti tutti i medici, gli infermieri e il personale di turno quando è avvenuto il caso, e che hanno avuto un contatto" con Antonio. Dai colloqui svolti finora "sono emerse delle differenze di vedute, diverse rappresentazioni dei fatti, ma è troppo presto per trarre conclusioni", precisa Forlenza. "Sono sgomento", ripete sconsolato il Dg. "Ho anch'io una figlia di 21 anni e non ci sono parole. Ho anche pensato di partecipare ai funerali del giovane, quando saranno autorizzati dopo l'esecuzione dell'autopsia, ma non ho ancora deciso perché temo che possa rivelarsi controproducente. Quasi sicuramente però farò visita ai familiari di Antonio in forma privata, lontano dal clamore mediatico".
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