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11 Settembre 2017 - 15:27
Il sindaco si esprime sulle motivazioni della sentenza espressa nei confronti di Daniele De Santis, per cui il gesto computo è stato definito «una bravata»
«Non vorrei che un po' alla volta si sminuisse la gravità inaudita dell'agguato e dell'omicidio di cui è rimasto vittima Ciro Esposito, ragazzo napoletano, nel pieno della sua vita che voleva andare a Roma solo per vedere la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, cittadino di Scampia, un quartiere importantissimo della nostra città». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine del conferimento della medaglia al valor militare ad Antonio Amoretti, in sala Giunta a Palazzo San Giacomo, si esprime sulle motivazioni della sentenza espressa nei confronti di Daniele De Santis, per cui il gesto computo è stato definito «una bravata». «Non vorrei - afferma il primo cittadino di Napoli - che un barbaro omicidio, un agguato, venisse ridotto a qualcosa di molto meno grave». Il numero uno di Palazzo San Giacomo esprime «vicinanza assoluta alla famiglia di Ciro Esposito» e aggiunge «daremo tutto il sostegno necessario perché sia fatta giustizia e verità fino in fondo. So lo sconforto che in queste ore stanno vivendo i familiari di Ciro Esposito, in particolare la cara mamma Antonella che è stata un esempio di donna che non ha mai utilizzato linguaggi di odio e di vendetta ma sempre di giustizia, verità, perdono e pace. Ha diritto a una giustizia piena che finora non vedo».
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