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15 Settembre 2017 - 18:32
Emozionato davanti all’ingresso del rifugio antiaereo dove si rifugiava insieme ai suoi familiari durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale
NAPOLI. È stata grandissima l’emozione del Presidente Giorgio Napolitano nel tornare a Palazzo Serra di Cassano dove c’è l’ingresso del rifugio antiaereo dove si rifugiava insieme ai suoi familiari coi quali abitava a Via Monte di Dio, quando durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale suonavano le sirene che annunciavano un imminente bombardamento.
Il rifugio è ora visitabile all’interno del percorso “La via delle memorie”, uno dei quattro itinerari della Galleria Borbonica con ingresso proprio da Palazzo Serra di Cassano.
Il Presidente Napolitano che si trovava a Palazzo Serra di Cassano per la giornata in ricordo di Adriana Tocco, è stato accompagnato dal presidente della Galleria Borbonica Gianluca Minin e dal responsabile del Percorso “La Via della Memorie” Vincenza Donzelli.
«Il presidente si è intrattenuto a parlare con me per più di un quarto d’ora – ha raccontato Gianluca Minin, presidente e scopritore della Galleria Borbonica - ricordando alcuni episodi di quando entrava nel ricovero. È lucidissimo e ricorda perfettamente dei 135 scalini che si dovevano scendere da Palazzo Serra di Cassano per arrivare al ricovero; mi ha detto scherzando che li facevano anche 4 o 5 alla volta per la paura delle bombe. Si è ricordato dei giochi che facevano per passare il tempo, dei napoletani che per tirare a campare vendevano l’acqua da bere quando si doveva rimanere anche per 1 o 2 notti consecutive nel rifugio. Era molto emozionato nel raccontarmi questi episodi, si è rammaricato moltissimo del fatto che le sue condizioni fisiche non gli permettessero di scendere le scale e ci ha spronato ad andare avanti nella nostra opera di ricerca e valorizzazione del sottosuolo di Napoli».
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