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27 Settembre 2017 - 15:41
Si dice «assolutamente sereno circa la legittimità dei miei comportamenti» il rettore Lucio D'Alessandro, indagato dalla Procura di Napoli per concorso in abuso d'ufficio in merito all'assegnazione di un posto da ricercatore al figlio dell'ex ministro dell'Istruzione Ortensio Zecchino
Si dice «assolutamente sereno circa la legittimità dei miei comportamenti» il rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Lucio D'Alessandro, indagato dalla Procura di Napoli per concorso in abuso d'ufficio in merito all'assegnazione di un posto da ricercatore al figlio dell'ex ministro dell'Istruzione Ortensio Zecchino. D'Alessandro, assicurando di nutrire «piena fiducia nel lavoro della magistratura che avrà modo di chiarire correttamente i termini di questa vicenda», sottolinea di aver riconsiderato l'opportunità di intervenire sulla vicenda «avendo letto alcune inesattezze e soprattutto taluni accostamenti a vicende profondamente diverse, attualmente all'attenzione del pubblico». Il rettore dell'Unisob ricorda che «si tratta di una vicenda giudiziaria quanto mai complessa che trae origine da un concorso del 2003, a margine del quale si sono succeduti numerosi ricorsi amministrativi, mentre io soltanto dal maggio del 2011 ho avuto l'onore di iniziare a ricoprire la carica di rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa; e sin da quando ho assunto questa carica, con riferimento al concorso in oggetto, mi sono limitato a dare seguito alle decisioni assunte dalla magistratura amministrativa». Inoltre, aggiunge D'Alessandro, «proprio nella mia veste di rettore sono convinto di aver tenuto sempre comportamenti legittimi e trasparenti; peraltro, nella fattispecie in esame - sottolinea il rettore - la legge attribuisce la nomina del membro interno della Commissione esaminatrice di cui si parla al Consiglio della Facoltà di Lettere, facoltà della quale non faccio parte, e non già al rettore, cui spetta un mero compito di verifica formale degli atti».
I DOCENTI DEL SUOR ORSOLA: «VICINI A UN RETTORE CHE HA PORTATO L'ATENEO ALL'ECCELLENZA».».«Spiace vedere che venga dato così grande rilievo mediatico a una vicenda che risale a 14 anni fa, momento nel quale il prof. d'Alessandro non era neppure rettore dell'Ateneo, e nella quale ha dovuto assumere nel tempo, con il senso di responsabilità e la dirittura morale che lo hanno sempre contraddistinto, soltanto l'onere di compiere atti dovuti, come la mera ratifica di nuovi Commissari espressi e nominati dalle Facoltà». Così in una nota professori e ricercatori dell'Università Suor Orsola Benincasa. «Abbiamo tutti grande fiducia nell'operato della magistratura - spiega la nota congiunta - e ci piacerebbe vedere rappresentata la nostra comunità per quella che è ed è diventata anche grazie alla guida del rettore d'Alessandro: un Ateneo di eccellenza. Ieri il prof. Tommaso Frosini, costituzionalista del Suor Orsola Benincasa, è stato nominato vicepresidente del Cnr, primo giurista a ricoprire questa carica; il prof. Edoardo D'Angelo, della Facoltà di Lettere, riceverà nei prossimi giorni dal Ministro francese des Affaires Étrangères et du Développement International la Laurea honoris causa per particolari meriti scientifici; alla Preside della Facoltà di Lettere Emma Giammattei è stato in luglio consegnato dal Presidente della Repubblica il Premio 2017 dell'Accademia dei Lincei, alla quale è stata recentemente ammessa la prof.ssa Benedetta Craveri. Il nostro Ateneo è l'unica realtà del Mezzogiorno a guidare un Cluster tecnologico nazionale, quello relativo alle Tecnologie per il Patrimonio culturale. Sono queste solo alcune tra le più recenti ragioni che spingono un numero sempre crescente di studenti a sceglierci; e per questo non possiamo che esprimere la nostra gratitudine al rettore d'Alessandro».
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