Tutte le novità
08 Gennaio 2018 - 15:30
I lavori sarebbero in corso nella pineta degli Scavi. A darne notizia sono i senatori Vincenzo D'Anna, Pietro Langella e Antonio Milo di Alleanza LiberalPopolare Autonomie: "Intervengano Franceschini e De Luca"
POMPEI. Apprendiamo, da una lettera esposto firmata dal responsabile del comitato territoriale del bacino del Sarno, che nell'area demaniale degli Scavi di Pompei, a pochi passi da via Plinio e dalla porta di Stabia, starebbe nascendo un grosso edificio direzionale destinato ad ospitare uffici. La struttura, in cemento armato, dovrebbe sostituire le ex "officine Falegnami e Fabbri" della precedente soprintendenza. Il tutto, in una zona di protezione integrale (secondo il vigente piano paesistico dei comuni vesuviani). L'opera rispetta le norme del codice dei beni culturali?
E soprattutto: quale autorità ha dato il permesso per la sua costruzione?". Se lo chiedono, in una nota congiunta, i senatori Vincenzo D'Anna, Pietro Langella e Antonio Milo di Alleanza LiberalPopolare Autonomie, secondo i quali “la scelta di realizzare un simile scempio" è "assurda ed in netto contrasto con gli interventi messi a punto, finora, dal governo per il
rilancio del sito archeologico mariano". Per D'Anna, Langella e Milo: "tutte le lodevoli iniziative sposate dal ministro Franceschini per Pompei, dallo stanziamento di fondi all'integrazione dei progetti finanziati dalla Regione e dalla Comunità europea, rischiano di venire vanificate al cospetto di simili abusi laddove assentiti o comunque realizzati in zone demaniali. Invochiamo pertanto, l'intervento urgente dello stesso ministro, oltre che della sovrintendenza e del governatore De Luca".
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo