Tutte le novità
08 Gennaio 2018 - 17:12
Clamorosa iniziativa di alcuni cittadini di Casavatore: «Avanti così da anni, è interruzione di pubblico servizio»
CASAVATORE. Manca l’acqua potabile, i cittadini esasperati e arrabbiati si rivolgono ai carabinieri. E presentano una clamorosa denuncia avanzando l’ipotesi di un’interruzione di pubblico servizio. Una situazione che a detta dei denuncianti andrebbe avanti addirittura «da diversi anni», con l’erogazione dell’acqua potabile che senza alcun preavviso verrebbe interrotta di punto in bianco.
E dopo l’ennesimo disservizio che si sarebbe verificato ieri mattina, quando alcune zone della città sarebbero rimaste nuovamente senz’acqua potabile, è scattata la denuncia presentata direttamente presso la locale stazione dei carabinieri. Nel documento, firmato da tre cittadini residenti a Casavatore, vengono evidenziate la presunta interruzione di pubblico servizio e la sottovalutazione di un problema che, a quanto sembra, sarebbe ben noto. Infatti, si legge nel verbale stilato dei tre dinanzi ai carabinieri della stazione di Casavatore, «siamo qui per denunciare una situazione terribile in quanto da diversi anni perdura l’improvvisa interruzione dell’acqua potabile. Specialmente in questi giorni festivi si ripete sistematicamente tale episodio. Il fatto più grave - si legge nella denuncia - è che l’Ente Comunale non ha mai avvisato la cittadinanza. In effetti gli oneri in bolletta vengono percepiti per un servizio inefficiente, paghiamo solo disservizi». I denuncianti intendono anche di riservarsi la costituzione di parte civile in un eventuale processo «per il riconoscimento del danno». L’iniziativa ha del clamoroso e fa riflettere. La situazione, poi, assume contorni ancor più grotteschi, se si pensa che a gestire l’ente di piazza Nocera è una triade commissariale, dopo lo scioglimento per camorra, inviata direttamente dal ministero dell’Interno. Ora spetterà alla Procura della Repubblica di Napoli Nord, in merito all’ennesima interruzione del flusso idrico avvenuto ieri mattina, accertare la sussistenza di eventuali responsabilità per l’ipotesi di interruzione di servizio pubblico. L’erogazione idrica, infatti, costituisce servizio pubblico essenziale e la sua improvvisa quanto ingiustificata interruzione potrebbe configurare gli estremi del reato. Ora si spera in un intervento risolutivo del prefetto Eugenia Valente a capo della triade commissariale, magari attraverso la convocazione del responsabile dell’ufficio comunale preposto e del comando della Polizia municipale per capire le cause di tale disservizio. Disservizio tanto persistente e dannoso, da spingere i cittadini all’esasperazione e presentarsi fin dentro la caserma dei militari dell’Arma.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo