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16 Gennaio 2018 - 09:25
Blitz nel Casertano: 14 arresti e sei interdizioni dalla professione di avvocato
CASERTA. Quattordici arresti e sei interdizioni dalla professione di avvocato. È il bilancio dell'operazione che dalle prime ore di questa mattina, in provincia di Caserta, i Carabinieri del Nucleo Investigativo stanno eseguendo. Si tratta di ordinanze di misure cautelari, emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli Nord diretta da Francesco Greco, nei confronti di 20 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla frode assicurativa, alla falsa testimonianza, alla corruzione in atti giudiziari e all'evasione dell'iva. L'indagine ha consentito di accertare l'esistenza di un'organizzazione criminale, composta principalmente dai titolari di un'agenzia di infortunistica stradale, i quali, grazie alle false attestazioni di periti assicurativi compiacenti, sono riusciti a simulare incidenti stradali con danni a persone e cose, ottenendo dalle compagnie assicurative indennizzi per diversi milioni di euro. Nell'inchiesta sono finiti agenti assicurativi, periti, carrozzieri, titolari di agenzie infortunistiche e avvocati per un giro di affari pari a oltre un milione di euro.
LA PROPOSTA DEI VERDI. «Gli albi e gli ordini professionali a cui appartengono devono cancellare dai loro elenchi le persone coinvolte nell’inchiesta sulle truffe alle assicurazioni». A chiederlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale «avvocati, agenti assicurativi e periti che hanno partecipato a quella che appare come una vera e propria associazione a delinquere non possono tornare a svolgere quelle stesse professioni anche se sconteranno la pena a cui giustamente saranno condannati se le accuse saranno confermate nei processi». «Purtroppo truffe del genere alimentano le differenziazioni delle tariffe applicate dalle compagnie assicurative che continuano a penalizzare i meridionali e i campani in particolare, compresi gli automobilisti virtuosi» ha aggiunto Borrelli per il quale «è necessario pensare anche a un inasprimento delle pene per chi si rende colpevole di truffe del genere che portano conseguenze negative per tutti gli automobilisti meridionali costretti a pagare di più rispetto a chi vive al Nord e al Centro».
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