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Da Biella a Pompei, furti nei centri commerciali: 4 arresti

Da Biella a Pompei, furti nei centri commerciali: 4 arresti

Accusati di associazione a delinquere finalizzata ai furti e per indebito utilizzo di carte di credito

POMPEI. I carabinieri di Pompei hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata per associazione a delinquere finalizzata ai furti e per indebito utilizzo di carte di credito. Sono tutti legati tra loro da vincoli di parentela nei periodi di festa o durante l'estate le 3 donne scendevano a Pompei e in provincia di Salerno e lì si davano ai furti. In carcere è finita Maria Bevilacqua, una 50enne residente a Biella ma di origini avellinesi; ai domiciliari invece Maria Petrillo, una 34enne di Biella, Anna Marotta, una 24enne anche lei di Biella e Luigi Cerzosimo, 32enne, di Montecorvino Rovella. Sono tutti già noti alle forze dell'ordine e legati tra loro da vincoli di parentela. I militari hanno accertato 4 colpi, tutti in centri commerciali di Pompei, Pontecagnano e Salerno: l'indagine per identificare i malfattori ha fatto leva sull'analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza istallati dentro e fuori gli esercizi commerciali e sulle descrizioni fornite dalle vittime oppure dai testimoni presenti nei luoghi in cui erano stati commessi i furti. tutto è partito nell'agosto 2017 quando la petrillo fu arrestata in un centro commerciale di Pompei dopo aver tentato il pagamento di 3 smartphone del valore complessivo di circa 900 euro con un bancomat. Fu bloccata dai carabinieri proprio mentre tentava il pagamento e perquisendo la sua borsa i carabinieri rinvennero 1600 euro e 200 franchi, sequestrati poiché ritenuti verosimilmente di provenienza illecita; accertarono inoltre che quel bancomat era stato rubato poco prima in un supermercato di Pompei. poi le verifiche si estesero in particolare sulla macchina utilizzata per arrivare in uno dei centri presi di mira e unendo i vari elementi i militari riuscirono a risalire a tutti i componenti del gruppo. Il provento di questo accordo è stato quantificato in circa 3mila euro: in parte sono stati recuperati in contante (i 1600 euro), il resto lo sarà grazie a un decreto di sequestro emesso dal gip nei confronti dei loro conti correnti. 

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