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La Cittadella del pane nel bene confiscato ai Vollaro

La Cittadella del pane nel bene confiscato ai Vollaro

Il comune di San Sebastiano chiede un milione e mezzo alla Regione per finanziare il progetto nell'ex residenza di "'o califfo"

SAN SEBASTIANO AL VESUVIO. Una Cittadella del Pane e della Legalità all’interno dell’ex covo del clan Vollaro (nella foto), oggi bene confiscato. Nel Comune alle pendici del vulcano partenopeo in tanti sperano che il progetto promosso dall’amministrazione comunale di San Sebastiano al Vesuvio, guidata dal sindaco Salvatore Sannino, abbia esito positivo e venga ammesso al finanziamento.
 
IL PROGETTO. L’Ente ha infatti chiesto un milione e mezzo di euro alla Regione Campania nell’ambito dei fondi Por-Fesr 2014/20. Queste risorse serviranno a riqualificare la villa di viale degli Ulivi un tempo residenza del boss Luigi Vollaro, per tutti “’o Califfo”, villa che nelle intenzioni dell’amministrazione Sannino dovrà ora divenire sede del progetto che ha come scopo quello di formare i giovani nell’arte della panificazione e di sviluppare itinerari artigianali ed enogastronomici capaci di richiamare turisti e abitanti dei comuni limitrofi a San Sebastiano al Vesuvio. L’edificio multipiano circondato da un vasto appezzamento di terreno, un tempo immaginato dalla casa comunale come sede della caserma dei carabinieri, progetto mai concretizzatosi, potrà dunque trasformarsi, qualora questo nuovo progetto vada in porto, da residenza di camorra a luogo simbolo di una delle tipicità sansebastianesi.
 
IL PANE DI SAN SEBASTIANO. Sì, perché il pane rappresenta uno dei prodotti più importanti del territorio in virtù delle sue caratteristiche: croccante e capace di conservarsi per un’intera settimana, il pane di San Sebastiano ha solitamente una forma affusolata, allungata, una crosta spessa e colore dorato. È molto conosciuto e apprezzato nel territorio vesuviano e non solo: è stato infatti anche presentato al Salone del Gusto a Torino e a esso è dedicata l’iniziativa “HapPANEss”, attesa per il prossimo mese di marzo e anch'essa volta a valorizzare il prodotto tipico locale attraverso la realizzazione di eventi per promuovere l’eccellenza della panificazione. «Partendo dalla valorizzazione del nostro pane, già inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, puntiamo alla realizzazione di una struttura polifunzionale che coniuga formazione, percorsi di inclusione, legalità e accompagnamento all’imprenditorialità» ha detto Assia Filosa, assessore locale alla Cultura e alle Politiche Giovanili, sottolineando come la Cittadella del Pane e della Legalità rappresenti una straordinaria opportunità per il territorio sansebastianese.
Carmine De Cicco
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