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Fincantieri, Castellammare rivede le tute blu in piazza. Si riapre la stagione della tensione

Fincantieri, Castellammare rivede le tute blu in piazza. Si riapre la stagione della tensione

Regione Campania sottomessa all'azienda di Trieste che concede lavoro con il contagocce. Rabbia tra i lavoratori

CASTELLAMMARE DI STABIA. Poco lavoro, il cantiere navale di Castellammare di Stabia resta in vita ma costantemente attaccato alla canna d'ossigeno. Poco lavoro, promesse di microcommesse e sull'orizzonte lo spettro di uno smantellamento dello storico stabilimento navale. La Fincantieri della sua sede di Castellammare di Stabia se ne frega. La politica anche. Il presidente della Regione Campania, Enzo De Luca, ha accennato a un debole intervento nei giorni scorsi per chiedere all'Ad della Fincantieri, il potentissimo Giuseppe Bono, di concedere qualche altro troncone di nave... giusto per non far chiudere. Ma le tute blu non ci stanno e stamattina sono scesi in piazza chiedendo lavoro vero: equa ripartizione dei carichi di lavoro anche per Castellammare di Stabia. Qualcuno ascolterà le voci delle maestranze stabiesi? Si vedrà nelle prossime ore. La manifestazione è iniziata alle ore 9 con un corteo partito da Fincantieri e ha attraversato una sonnacchiosa città dove i commercianti avevano i negozi chiusi, per le strade non c'era nessuno e gli studenti dormivano, perché le scuole sono chiuse e nessuno degli istituti scolastici ha preso parte alla protesta. Questo è il quadro della situazione: se nemmeno la città è sensibile al cantiere navale, perché mai Bono, da Trieste, dovrebbe interessarsi alle sorti dello stabilimento all'Acqua della Madonna?

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