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Il boss Antonio Cava “blocca” la Corte di Cassazione

Il boss Antonio Cava “blocca” la Corte di Cassazione

L'avvocato Dario Vannetiello ha avanzato 18 censure per il solo ras. La Suprema Corte deciderà, eccezionalmente, a fine maggio

NAPOLI. Il clan Cava “blocca” la corte di Cassazione. Diciotto “censure” presentate per il solo ras Antonio, accusato di associazione camorristica che hanno praticamente “bloccato” i giudici. Diciotto censure per cercare di smantellare l’accusa che ha portato ad infliggere una condanna a 22 anni anni di reclusione. Il suo avvocato difensore, il penalista Dario Vannetiello ha introdotto alcune argomentazioni giudiziarie che hanno portato la Corte di Cassazione, caso più unico che raro, a riaggiornare l’ udienza per la lettura del dispositivo fra quasi un mese: «Per la complessità degli argomenti proposti». Di solito le censure sono al massimo cinque-sei ad imputato e 18 sono state avanzate solo per il capoclan rappresenta una vera eccezionalità. APPROFONDIMENTO CON UN AMPIO SERVIZIO SUL “ROMA” DI DOMANI.

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