Cerca

Bagnoli, allarme truffe agli anziani in viale Enrico Cocchia

Bagnoli, allarme truffe agli anziani in viale Enrico Cocchia

Si fingono dipendenti di una società di energia elettrica e rubano i soldi che ci sono in casa

NAPOLI. È viale Enrico Cocchia, traversa di via Diocleziano a cavallo tra i quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta, dove una volta c’era l’ingresso delle aziende siderurgiche “Italsider” e“Icrot”, il nuovo “teatro” di truffe ai danni degli anziani. Nelle ultime settimane, infatti, si sono registrati diversi casi di raggiri a persone del luogo, principalmente quelle che vivono da sole. Le truffe agli anziani, dunque, non passano mai di moda.Gente senza scrupoli attua soprattutto truffe telefoniche, in particolar modo appunto agli anziani, che restano le vittime privilegiate dei malintenzionati. Lo sanno bene le forze di polizia,che, trovandosi ad avere a che fare giorno per giorno con casi di questo genere, sono riuscite a smascherare nel corso degli anni tanti falsi preti, falsi poliziotti, falsi infermieri e falsi tecnici che si introducono nelle case delle persone, o li fermano per strada, per mettere in atto l’ennesima truffa. E così è stato in uno dei casi registrati in viale Enrico Cocchia dove due uomini si sono intrufolati in casa di una vedova dichiarandosi dipendenti di una società erogatrice di energia elettrica e, nel frattempo la donna si apprestava a mostrare ad uno dei due le vecchie bollette pagate, l’altro si è addentrato in una stanza ripulendo praticamente da un cassetto la somma di 600 euro che l’anziana deteneva in contanti.Due settimane fa, invece, un nuovo colpo con uno degli stratagemmi più collaudati: i truffatori hanno suonato al citofono dell’anziana signora sostenendo che il figlio era stato vittima di un incidente nel quale aveva distrutto la macchina, anche se fortunatamente non era in pericolo di vita. Servivano immediatamente 350 euro da consegnare al proprietario dell’altra auto coinvolta nell’incidente. La donna ha sospettato qualcosa, ha provato subito a telefonare al figlio, il quale in quel momento non poteva rispondere. Così la preoccupazione l’ha fatta cadere nella rete del truffatore e ha consegnato il denaro all’uomo che aveva citofonato. L’ultimo caso, invece, della scorsa settimana ha visto “protagonista” un uomo di 65 anni: a lui, per strada, si sono avvicinati con un’automobile station-wagon due uomini che si sono presentati come volontari impegnati in una raccolta di offerte per i ragazzi con disabilità. Erano chiaramente truffatori alla ricerca dipersone da raggirare: dall’uomo si sono fatti consegnare denaro contante per 150 euro: «Praticamente mi facevano domande a raffica – dichiara l’uomo – e mi hanno fatto una testa piena di chiacchiere, hanno menzionato anche il parroco del quartiere dicendo che proprio lui aveva autorizzato questo giro di raccolta… Preso dal caos ho dato tutto quel che avevo nel portafogli», conclude sconsolato.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori