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07 Marzo 2018 - 09:01
Raccolta di firme per riportare i resti del drammaturgo stabiese nella sua città d'origine
CASTELLAMMARE DI STABIA. Raffaele Viviani trattato dai napoletani come un “poveraccio”. Ha suscitato molta rabbia negli stabiesi la scoperta effettuata da Nicola Longobardi ed Egidio Valcaccia dello stato di degrado in cui è tenuta la tomba dell’illustre cittadino di Castellammare di Stabia. La sepoltura del drammaturgo Raffaele Viviani è praticamente dimenticata tra le erbacce del cimitero degli uomini illustri di Poggioreale, a Napoli. Ma quel che è peggio, è che anche il suo busto è stato trafugato e ora a ricordarlo resta una stele ingrigita dall’umidità. È un affronto che la città di Castellammare di Stabia, che gli ha dato i natali, non può tollerare. Per questo motivo, qualcuno ora comincia a vagheggiare la possibilità di portare i resti di Raffaele Viviani nel cimitero di Castellammare, dove dedicargli i dovuti onori. Partirà, a questo scopo, una raccolta di firme di cui intende farsi promotore il cav Franco Eresiarco che si sta dedicando a dare lustro agli stabiesi di grande valore. E su Viviani non c’è alcun dubbio: è un uomo al quale vanno tributati gli onori della città.
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